E' stato il fenomeno del web, poi ha raccolto successo e share in tv, conducendo in coppia con Belen Rodriguez "Tu sì que vales" su Canale 5. Per Francesco Sole ora anche un libro, "Stati d'animo su un foglio di carta", che in questi giorni sta presentando in giro per l'Italia, in città che lo youtuber ironicamente raggiunge pure con l'autostop, come racconta sul social, accompagnando l'affermazione con una foto che lo testimonia.
Il successo lo ha investito giovanissimo. Ma non solo quello, Il ragazzo ha attirato l'attenzione di moltissimi 'haters', quelli che usano il web e i profili sul network di coloro che identificano come 'nemici' per riempirli di insulti, improperi e assillarli con le loro malignità, parolacce e altro.
Francesco Sole, da sempre un ragazzo disponibile e con il sorriso con le labbra, sapeva sarebbe accaduto. Il successo è anche questo. Ma, evidentemente sorpreso da tutto questo odio, ha chiesto soccorso a chi lo ha aiutato a farsi conoscere e a diventare popolare, Francesco Facchinetti.
Il Dj e produttore, scopritore di nuovi talenti, ha subito voluto tendergli la mano. Su Facebook ha mandato online una foto in cui è immortalato mentre legge il libro di Francesco Sole e in un lungo post ha scritto le sue ragioni.
"Avete capito bene, sto leggendo il libro di Francesco Sole. Anzi, vi dirò di più: sono io che gli ho chiesto di farlo. Ora giù con gli insulti. L'odio che sgorga dal web è pari alle più grandi dimostrazioni di disprezzo che abbia mai visto. Poi perché? Perché ha 20 anni ed è famoso? Perché ha una bella faccia? Perché ha un milione di fan su FB? Perché ha un sacco di ragazze che lo seguono? Perché si chiama Gabriele al posto di Francesco (ovviamente mettersi un nome d'arte vale per tutti tranne che per lui)", ha sottolineato Francesco Facchinetti.
"Mi sembra di vedere quello che è successo a Jova nel 1990 e quello che è successo a me ne 2003 - ha poi continuato Francesco Facchinetti - Odio a fiumi senza un motivo. Ora vi racconto la vera storia di Francesco. Primavera/Estate 2013, Eugenio mi fa vedere un video: "L'amore ai tempi di WhatsApp". Io lo guardo e dico CAZZO CHE BOMBA. Nello stesso giorno YouTubers e influencers delle rete vedono quel video e hanno la mia stessa reazione. A qual punto lo incontro e gli chiedo: "Francesco perché hai deciso di fare video su internet?".
Lui: "Lo faccio per combattere il mio malessere. Passo ore scrivendo, montando video, facendo foto, per sfogarmi, liberarmi". Io lo guardo, lo abbraccio e gli dico: "Andiamo a spaccare il mondo". Ieri Francesco mi ha chiamato e mi ha detto "Fra smetto, io volevo divertirmi e far divertire, non capisco tutto questo odio". Io gli ho riposto "A 6 anni giocavo nel Mariano Comense, ero già altissimo, ora sono quasi uno e 90. Data la mia statura alla terza patita avevo fatto più goal di tutte le squadre del campionato messe insieme. Nonostante questo, quando entravo in campo mi gridavano che giocavo solo perché ero figlio di Facchinetti. Io non ce l'ho più fatta. E nonostante fossi il capocannoniere con un posto nell'Inter sul tavolo ho smesso di giocare a 8 anni. Tu non fare il mio stesso errore"". Facchinetti ha poi concluso: "Ho visto tantissimi giovani mollare perché venivano criticati senza un motivo, giovani di talento, potrei farvi una lista infinita. Alla fine di questo mio sfogo vi dico: sì, ho in mano il libro di Francesco Sole e ne sono felice. Non è importante quante copie venderemo, ma aver realizzato il sogno di un ragazzo di 20 anni che grazie a questo ha combattuto e conbatte quel malessere bastardo che colpisce tanti giovani. Se dovete prendervela con qualcuno, prendetevela con me, Sono io che ho realizzato il suo sogno, come ho fatto, faccio e farò con tanti altri, quando riconoscerò il talento. Siamo in un Paese di frustrati e ce la prendiamo con troppa facilità con chi non c'entra nulla. Buona giornata a tutti".