Ha scelto si raccontarsi davanti a un amico di sempre, grande tifoso della sua Roma, Maurizio Costanzo. Francesco Totti ha parlato del privato e della vita da calciatore a "S'è fatta notte", in onda su RaiUno.
"La mia infanzia è stata bellissima. Prima pensavi solo a divertirti e basta, anche perché finite le cinque ore pensavi solo a stare con gli amici e a giocare a pallone. Appena sentivo il rumore del pallone, facevo finta di studiare dieci minuti e scendevo a giocare: presto, mia madre se ne accorse", ha raccontato il numero 10 giallorosso. "Mio figlio (Cristian ndr) è un pupino. E' bravo, ma io alla sua età lo ero di più. Quando sa che lo vado a vedere, guarda se lo guardo. A volte provo a fargli una sorpresa, ma se ne accorge subito di quando ci sono vedendo tanta gente attorno a me", ha poi continuato.
Il tormentone su un'altra gravidanza di Ilary Blasi, sua moglie, è ricorrente, Francesco non lo smorza. "Il terzo figlio è imminente", ha detto. Meno scontato sui 'bollenti spiriti': "Il sesso? Indifferente, ormai la coppia l'ho fatta".
Totti ha poi parlato di un'esistenza vissuta per la sua unica squadra: "Il mio idolo? Era Giuseppe Giannini. Era capitano della Roma, bandiera della Roma, il Principe. Speravo un giorno di diventare come lui, dopo ci sono quasi riuscito”. La sua formazione ideale, per scendere in campo e vincere, è un 'fantateam' da mille e una notte: “Buffon in porta, Maicon, Samuel e Candela in difesa, a centrocampo De Rossi, Xavi e Iniesta, poi io, Cristiano Ronaldo, Messi e Ibrahimovic. Costosa? Sono problemi del presidente, un pò sbilanciata forse, sicuramente bella e soprattutto impossibile”.
Arrivato a 37 anni ha ancora un sogno nel cassetto: "Ancora lo sto rincorrendo, spero non sia impossibile da realizzare, anche se i tempi sono ristretti. Vincere la Champions League, sarebbe il coronamento di tutto”. In Brasile, al Mondiale, non ci sarà: “Non penso che andrò. Prandelli credo abbia già deciso l'organico da portare. A me non ha mai detto niente, ma non giudico nessuno. Della Roma andrà De Rossi, forse Florenzi”.
La sua squadra quest'anno ha trovato un 'generale' coraggioso, che tutti seguono con rispetto, Rudi Garcia. "Ha fatto un grande lavoro – ha spiegato il Capitano - Venivamo da due anni difficilissimi, soprattutto di gestione del gruppo. Quando i risultati non arrivano il gruppo si sfalda, ognuno pensa a se stesso. Si vince anche con i giocatori forti, ma il gruppo viene prima di tutto. Lui parla quattro, cinque lingue, ha già capito com'è Roma. Non lo conoscevo, sapevo solo che aveva allenato a Lille. E' uno preparato, che sa quello che vuole”.
Tante gioie in una carriera lunghissima e ancora piena di soddisfazioni, ma il suo successo qualche grattacapo glielo ha creato: "Non ho vita privata, non posso girare tranquillamente. Non posso fare una passeggiata al centro, devo entrare al cinema con la luce spenta. Bene che la gente si ferma, sono orgoglioso che mi consideri, ma in alcuni momenti vorrei essere invisibile, fare le cose e non essere notato, soprattutto con i miei figli. Ma, nonostante questo, non ho mai pensato di andare a vivere in un'altra città: mi hanno proposto tante volte di andare a giocare altrove, un romano va via da Roma solo se ha un problema”. Totti non ne ha mai avuti di veri e il suo 'unico grande amore' se lo vuole godere fino all'ultimo istante e anche oltre...