In migliaia al funerale di Sinisa Mihajlovic a Roma: Totti, De Rossi, Mancini e molti altri famosi danno l'ultimo addio al campione

La folla applaude commossa: in migliaia sono assiepati davanti la Basilica di Santa Maria degli Angeli per dare l’ultimo addio a Sinisa Mihajlovic. All’arrivo del feretro c’è grande emozione, il funerale è in forma privata, ma nessuno è voluto mancare.

In migliaia al funerale di Sinisa Mihajlovic a Roma: Totti, De Rossi, Mancini e molti altri famosi danno l'ultimo addio al campione (nella foto la moglie Arianna saluta il feretro all'arrivo in chiesa)

C’è rispetto per lo sportivo scomparso a soli 53 anni, sconfitto dalla leucemia. Tutti si stringono intorno alla famiglia del campione: la moglie Arianna Rapaccioni e i cinque figli avuti con lei, Virginia, 25 anni , Viktorija, 24, Miroslav, 22, Dusan, 20, Nikolas, 15. C’è anche Marko, nato dall' unione con Giovanna Bagordo. Sono tanti i famosi presenti che vogliono salutarlo: Totti, De Rossi, Mancini.

Arianna con i figli il genero e gli altri suoi cari
Tutti si stringono attorno alla famiglia dello sportivo

La cerimonia è celebrata dal cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, in chiesa hanno tutti i volti scuri, Francesco Totti, Angelo Di Livio, Stefano Fiore, Daniele De Rossi, Dejan Stankovic, Vladimir Jugovic, Luca Marchegiani non possono ancora credere che Sinisa sia morto. Presente anche Gianni Morandi, ancora sconvolto. “Credevo ce l’avrebbe fatta”, ammette. Ci sono il presidente del Torino Urbano Cairo, il presidente del Coni Giovanni Malagò, quello della Lazio, Claudio Lotito, arrivato con tutta la squadra. Ci sono anche i compagni della Stella Rossa, con cui Sinisa conquistò la Coppa Campioni, e tutto il Bologna, l’ultima squadra che ha allenato.

La folla applaude davanti la Basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma
La moglie del 53enne scomparso abbraccia il cognato in lacrime

“La famiglia di Sinisa era la sua squadra del cuore. Poco prima in clinica Arianna giocava con Violante (la nipotina di Mihajlovic, figlia di Virginia, nata a ottobre 2021,ndr) e mi ha commosso. Sinisa voleva diventare vecchio con tanti nipoti.  Per quella squadra dava tutto”, dice l’arcivescovo. Le ultime parole le dedica a lui, “un guerriero, che ha vinto con la dolcezza della fragilità, da considerare una porta, non un muro. Il fischio finale per ogni credente apre il secondo tempo della vita”.

Anche le figlie di Sinisa sono sconvolte per la grave perdita

La bara esce dalla Basilica, portata a spalla da Roberto Mancini, da Attilio Lombardo, da Stankovic e dall’ex pugile Vincenzo Cantatore. E’ stato un onore e  un privilegio averlo come amico: abbiamo passato una vita insieme, perdo un fratello, commenta con la voce spezzata il ct della Nazionale.

La bara esce dalla chiesa. Tra quelli che la portano a spalla c'è Roberto Mancini

L’applauso dei tremila in piazza diventa fragoroso, gli ultras biancocelesti accendono i fumogeni. “Sinisa non sarai dimenticato, onore a chi gli amici non ha mai rinnegato”, recita uno striscione.

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