Ha 87 anni ed è un mito della letteratura. Gabriel Garcìa Màrquez ha incantato milioni di appassionati con i suoi capolavori, tra cui “L’amore ai tempi del Colera”, “Cronaca di una morte annunciata” e “Cent’anni di solitudine”. Per questo il suo ricovero in ospedale ha portato grande apprensione in tutto il mondo.
Lo scrittore colombiano, premio Nobel nel 1982 in queste ore è in ospedale per colpa un’infezione polmonare e alle vie urinarie. Gonzalo Garcia Bacha, figlio di Màrquez, ha subito cercato di tranquillizzare i tanti ammiratori: sta bene e sembra che stia rispondendo bene alle cure mediche. “Abbiamo preferito ricoverarlo vista la sua età. Potrebbe essere dimesso martedì prossimo”, ha spiegato.
Le condizioni di salute dell’artista hanno subito messo in allerta anche i potenti. “Il nostro paese augura una pronta guarigione al più grande di tutti i tempi: Gabriel Garcìa Màrquez“, ha cinguettato Juan Manuel Santos, Presidente della Colombia.
“Il paziente ha reagito alle cure. Sarà dimesso una volta completato il ciclo degli antibiotici“, hanno fatto sapere dall’ospedale in cui Gabriel è ricoverato.
Màrquez, da più di cinquanta anni messicano di adozione, non è in buone condizioni fisiche da molto tempo, Quindici anni fa gli diagnosticarono un tumore linfatico. La sua ultima opera risale al 2005: “Memoria delle mie puttane tristi”. Gli ultimi due anni i rumors sulla sua salute si sono amplificati. Per Plinio Mendoza lo scrittore soffrirebbe dalla malattia di Alzheimer, il fratello ha parlato addirittura di demenza senile. Gabriel Garcìa, smentendo tutto e tutti, lo scorso 6 marzo, giorno in cui ha spento le 87 candeline, ha fatto la sua comparsa in pubblico accanto all’amata Mercedes. Ora, però, deve curarsi in un ospedale.