Geronimo La Russa, figlio 34enne dell'ex ministro Ignazio, avrebbe raggirato la nonna, Lidia Peveri, venuta a mancare nell'ottobre scorso. La clamorosa notizia è stata resa nota da L'Espresso. A testimoniare l'inganno del nipote alla donna una presunta lettera autografa, firmata dalla stessa Peveri, che il settimanale ha pubblicato.
Geronimo nel 2010 avrebbe costretto la nonna, all'epoca 86enne, a stipulare una polizza assicurativa da 175 mila euro in suo favore, spacciandogliela per un deposito bancario.
"Scrivo la presente lettera perché resti memoria di quanto accaduto - si legge nella missiva - Mio nipote Geronimo si volle interessare della mia situazione economica. Con varie argomentazioni insistette affinché aprissi un conto presso la sua banca di fiducia e vi depositassi parte del denaro". La Russa la portò nell'agenzia Unicredit di piazza San Babila, a Milano, dove "pochi minuti prima della chiusura, mi furono posti innanzi molti fogli che venni invitata a firmare subito, data la imminente chiusura, e che quindi non feci in tempo a leggere. Li firmai fidandomi di mio nipote, nella certezza di solo depositare i miei denari". Quando la Peveri prese la decisione di spostare il patrimonio a Melegnano, dove risiedeva, capì "di essere stata ingannata e di aver quel giorno sottoscritto una polizza di assicurazione a beneficio, guarda caso, di mio nipote".
Immediata la replica di Geronimo. "Sto già preparando le querele. Non c’è niente di vero nella ricostruzione dei rapporti con mia nonna. Con lei ho sempre avuto un rapporto splendido. La vicenda è completamente priva di ogni attinenza con il vero e quindi calunniosa. Non credo che quella sia una lettera scritta da mia nonna. Magari ci sarà pure il suo nome ma di sicuro non sono le sue volontà. Mia nonna aveva un ingente patrimonio. Questo è solo un attacco calunnioso. Non so cosa ci sia dietro. Non so se si voglia colpire me o attraverso di me mio padre".