- Il conduttore cede alla commozione mentre racconta: tutti vanno con la mente a Maria…
- Nessuno scorda i selfie chiesti alla De Filippi mentre era alla camera ardente di Maurizio Costanzo
Gerry Scotti non riesce a frenare le lacrime in tv. Ospite dell’ultima puntata di C’è posta per te ripercorre un episodio che l’ha molto addolorato in passato. “Mi hanno chiesto autografi mentre pingevo mia madre morta”, rivela. Aveva già parlato dell’accaduto che lo aveva ferito profondamente nel podcast di Fedez, ora lo ripete.
Mentre il 66enne ne parla, tutti gli spettatori vanno con la mente a Maria De Filippi: nessuno dimentica i selfie chiesti alla conduttrice 61enne mentre si trovata nella camera ardente di Maurizio Costanzo in Campidoglio, davanti alla bara del marito. E’ solo una coincidenza, però: la puntata dello show è stata registrata prima della scomparsa del giornalista, deceduto a 84 anni lo scorso 24 febbraio.
Scotti arriva a C’è posta per te chiamato da Irene per fare una sorpresa al fratello. I due hanno perso entrambi i genitori, morti a distanza di 3 mesi l’uno dall’altra. Gerry si commuove per la loro storia ed esprime vicinanza.
“La vostra è una storia bellissima, anche se ha i suoi risvolti tremendi. Ho visto parecchi fazzoletti in mano alla gente in studio ma sui loro volti vedo il sorriso quando vi guardano insieme. Sono la persona sbagliata per parlare di queste cose perché sono figlio unico. Ho sempre desiderato un fratello o una sorella ma non è capitato. Ho avuto tanti amici con i quali ho condiviso la vita. Alcuni di loro hanno avuto dei problemi con i loro fratello. Da fuori mi sono sempre domandato perché non si parlassero per anni. Di fronte a un messaggio bello come il vostro, voglio dire loro di mandare un messaggino adesso, prendete esempio da questi due ragazzi”, dice.
Poi Gerry ricorda l’increscioso episodio: "Quando è morta mia mamma non c'erano ancora i telefonini, è mancata 30 anni fa. Sono andato a trovarla in camera mortuaria ed ero già piuttosto famoso. Tutte le persone che andavano a trovare il loro feretro, poi venivano anche da mia mamma... Perché? Volevano il mio autografo”. Il presentatore si interrompe per non piangere. Ma riprende: “Dopo un po' mi sono anche innervosito e volevo dire basta... Ma poi ho pensato a cosa avrebbe voluto mia madre e ho continuato a firmarli”.