Gerry Scotti, 63 anni, dopo essere tornato a casa dall’ospedale milanese dove è stato curato per l’infezione da Coronavirus ha deciso di raccontare la sua terribile esperienza durante un’intervista radiofonica rilasciata agli amici Linus e Nicola Savino nel programma ‘Dj Chiama Italia’, rivelando anche di essere dimagrito ben 10 chili in appena 13 giorni. “Non è stata una passeggiata. Sono stato nell'anticamera dell'intensiva. E ho visto tutto. Ma sono qui, ancora alive and kicking”, ha spiegato.
“Ho visto... ho visto la storia vera del coronavirus, quella con la C maiuscola. Tutti sperano che sia una passeggiata. Intanto tutti sperano di non prenderlo, poi quando lo prendono sperano sia in una di quelle forme leggere che te la cavi con un po' di tachipirina. Quando ti accorgi che il sistema casalingo non basta allora devi andare da quelli che hanno fatto la pratica. Cioè quei ragazzi che se la sono fatta sul campo in questi mesi perché non c'era scritto da nessuna parte come fare. Ti devi fidare e non ti devi spaventare”, ha aggiunto.
“Sono stato nell'anticamera della terapia intensiva, nel vero senso della parola. Mi hanno dato una stanzetta che era a metà tra il reparto normale e l'intensiva. Per non spaventarmi troppo l'hanno data a me ma c'era una porta di vetro e vedevo tutto ciò che accadeva in intensiva. Grazie a Dio mi sono bastate 36 ore lì. In quelle 36 ore ho rivisto tutto ciò che è stato, tutto ciò che è e penso tutto ciò che sarà”, ha continuato. “Ho avuto la fortuna di essere nel centro Covid dell'Humanitas, messo in piedi in due mesi quest'estate in previsione dello tsunami che sarebbe arrivato in autunno. Ho perso una decina di chili”, ha proseguito.
Poi si è detto speranzoso di poter tornare presto a lavorare. Quello che dovevo fare di 'Caduta Libera’ l'ho fatto. Quindi, se mi negativizzo come spero, tornerò per la finale di 'Tu si que vales'. Poi mi godrò le vacanze di Natale e la nipotina che arriva”, ha quindi concluso.