- Il medico 45enne ora porta i capelli lunghissimi biondi, ha gli occhi da gatta e nasino ancora più all’insù
- Parla di Fabrizio e del rapporto intimo che avrebbe avuto con l’ex re dei paparazzi
Giacomo Urtis ora è molto diverso rispetto al passato: porta i capelli lunghissimi e biondi, ha gli occhi da gatta, le sopracciglia ancora più definite e il nasino ancora più all’insù. Dopo l’ennesima trasformazione fisica, il medico estetico dei vip in tv, a Belve, racconta la verità su Fabrizio Corona e non solo.
Francesca Fagnani lo stuzzica sul flirt con molti uomini famosi. Incalzato dalla giornalista, Urtis parla dell’incontro con Fabrizio Corona. “Un giorno in aeroporto ad Alghero ho visto un virile braccio tatuato ed era quello di Fabrizio Corona. Se ero innamorato? Sicuramente ero invaghito, sì”, conferma.
Giacomo non ha problemi a rivelare la sua verità: “Se è stato un amore ricambiato? Ti dirò di sì. Amicizia o amore? Un ibrido direi. Se ero in competizione con Nina Moric e Belen? Quello che c’era tra me e Fabrizio era una cosa a parte”. Poi arriva l’ultima ammissione: “Se c’è stato qualcosa di reale e fisico? Può essere che qualche volta ci sia stata dell'intimità. Ma insomma... Sono cose nostre”.
Oggi lui e Corona non sarebbero più legati da questo rapporto ‘speciale’, ma rimangono uniti: “Ci sentiamo ancora tutti i giorni”.
Il chirurgo aveva parlato di Corona già al GF Vip, senza farne chiaramente il nome: “Io non sono sempre stato gay. Ho avuto anche delle donne in passato, con una ci siamo quasi sposati. Sarà che vengo da una famiglia in cui non si poteva parlare nemmeno di omosessualità. Poi un giorno in aeroporto vedo questo e lo riconosco subito dalle braccia. Mi ripetevo: ‘Eppure è lui, io lo conosco’. Mi giro e gli dico: ‘Ciao io sono Giacomo’. Lui mi dice: ‘Ciao e io sono…’. Ho lasciato la tipa che avevo all’epoca e mi sono attaccato a lui”.
“Insomma questo uomo molto noto era sposato diversi anni fa - aveva proseguito Giacomo - Praticamente vivevamo insieme io, lui e la compagna. Lui è molto famoso, non faccio nomi. Però ti dico che a un certo punto l’hanno messo in carcere e quindi nulla. L’ho dovuto lasciare perché aveva da pensare a sé stesso. Però andavo ogni mese in galera a trovarlo questo sì: un grande affetto. Per anni sono andato a visitarlo. Quando è uscito ci siamo rivisti spesso, adesso è fuori dalla prigione per fortuna”.