Gianluca Grignani ha rilasciato un'intervista a Vanity Fair, pubblicata nel numero in edicola, il giorno prima di essere ricoverato per attacchi di panico.
Il cantante si racconta a cuore aperto e chiede scusa ai figli "per non essere oggi il padre che probabilmente i loro compagni di scuola trovano fuori dal cancello - afferma - Comprenderanno però un domani che quello che gli sto insegnando io non tutti i papà possono insegnarlo, e forse allora il gioco sarà valso la candela. Soprattutto, vorrei dire loro che non devono preoccuparsi. Se ci sarà da chiedere un'altra volta perdono, lo farò. Ma, se avranno bisogno, potranno contare sulla parte migliore di me".
Gianluca Grignani e la moglie Francesca hanno quattro figli: Ginevra, 11 anni, Giosuè Joshua, 7, Giselle, 6, e Giona, 3. Il cantante durante l'intervista gli chiede scusa. E ritorna con la mente a quella notte del 2014 quando venne arrestato a Rimini. Ad aiutarlo gli amici, prima fra tutti Carmen Consoli che nel nuovo disco, "Una strada in mezzo al cielo", canta con lui "L'allucinazione": "Noi due abbiamo sempre avuto una sensualità, un'intesa tutta nostra - rivela - Quando eravamo giovani, e non ancora impegnati, la cosa avrebbe potuto prendere un'altra piega. Lei nega, ma ho prove abbastanza certe che 'Narciso' ('Parole di burro', ndr) l'abbia scritta per me. Quella canzone a un certo punto fa: 'Spaventami'. Finì invece che mi spaventò lei. Mi aspettava in camera, una sera, sono scappato. Poi lei ha fatto le sue scelte... Ma quella notte, per scherzo, ancora me la rinfaccia. La racconto con imbarazzo, e sapendo che mia moglie non è gelosa".
Gianluca Grignani parla anche degli attacchi di panico: "L'ansia ha un livello uno, accettabile, e un livello due, che non lo è più - spiega - E lì corre con la tachicardia e l'angoscia, ti fa vedere i film, non la trattieni, ovunque tu sia è meglio che esci da quella stanza perché non puoi più rispondere di te. Sono momenti devastanti, ma non permetterò che mi pieghino definitivamente ai farmaci". La sua paura più grande è quella di "finire dentro in un niente, solo perché qualche scemo ha detto una parola di troppo - dichiara il cantante - Ho avuto la debolezza di cacciarmi in brutte situazioni, e mi chiamo Grignani. Non ho più la fedina penale pulita, ma non per questo sono un mostro. In paese mi conoscono tutti, e sanno di che pasta sono fatto. Sai qual è il metro? I miei figli invitano gli amichetti di scuola, e i genitori si fidano, li lasciano venire. Casa mia è piena di bambini".