Gianluca Vialli: 'Ho il cancro, ora sto bene, ma non so come finirà’

Gianluca Vialli, 54 anni, campione della Sampdoria, della Juventus e della Nazionale, ha il cancro. Ne parla per la prima volta, intervistato dal Corriere della Sera. Ora sta bene, ma non sa come finirà. Ha deciso di raccontare la sua storia e metterla in un libro in uscita.

Gianluca Vialli: 'Ho il cancro, ora sto bene, ma non so come finirà’
Gianluca Vialli ha il cancro, lo svela per la prima volta

“Ne avrei fatto volentieri a meno. Ma non è stato possibile. E allora l’ho considerata semplicemente una fase della mia vita che andava vissuta con coraggio e dalla quale imparare qualcosa”, dice parlando del cancro Gianluca Vialli. E aggiunge: “Sapevo che era duro e difficile doverlo dire agli altri, alla mia famiglia. Non vorresti mai far soffrire le persone che ti vogliono bene: i miei genitori, i miei fratelli e mia sorella, mia moglie Cathryn, le nostre bambine Olivia e Sofia. E ti prende come un senso di vergogna, come se quel che ti è successo fosse colpa tua. Giravo con un maglione sotto la camicia, perché gli altri non si accorgessero di nulla, per essere ancora il Vialli che conoscevano. Poi ho deciso di raccontare la mia storia e metterla nel libro”.

Ha il cancro, Gianluca Vialli si è sottoposto a un intervento, ha fatto otto mesi di chemioterapia e sei settimane di radioterapia, ora sembra tutto essere tornato alla normalità: “Sto bene, anzi molto bene. E’ passato un anno e sono tornato ad avere un fisico bestiale. Ma non ho ancora la certezza di come finirà la partita”.  Poi, a proposito di quel che ha messo nero su bianco spiega: “Spero che la mia storia possa servire a ispirare le persone che si trovano all’incrocio determinante della vita. E spero che il mio sia un libro da tenere sul comodino, di cui leggere una o due storie prima di addormentarsi o al mattino appena svegli. Un’altra frase chiave, di quelle che durante la cura mi appuntavo sui post-it gialli appesi al muro, è questa: ‘Noi siamo il prodotto dei nostri pensieri’. L’importante non è vincere; è pensare in modo vincente. La vita è fatta per il 10 per cento di quel che ci succede, e per il 90 per cento di come lo affrontiamo. Spero che la mia storia possa aiutare altri ad affrontare nel modo giusto quel che accade”.

Gianluca Vialli combatte con forza e coraggio anche fuori dal campo di gioco, nella vita: questa è la sua partita più difficile e non ha intenzione di perderla. “Vorrei che qualcuno mi guardasse e mi dicesse: ‘E’ anche per merito tuo se non ho mollato’, chiosa.