- Anche debilitato a letto, negli ultimi giorni di vita, desiderava avere vicino donne piacenti
- La 60enne parla pure delle ex fidanzate del padre, scomparso il 16 aprile 2017 a 84 anni
Barbara Boncompagni racconta il padre, Gianni Boncompagni, scomparso il 16 aprile 2017 a 84 anni. Il regista e autore, un vero genio della tv, anche debilitato a letto, negli ultimi giorni di vita, desiderava avere accanto donne piacenti. La figlia 60enne, autrice tv, rivela che prima di morire aveva intorno infermiere giovani e carine. “Abbiamo fatto un vero casting”, confida al Corriere della Sera.
Barbara sulla malattia del papà spiega: “E’ diventato tenero. Giocava coi nipoti, scherzava con noi sorelle. Siccome era un accumulatore seriale e aveva comprato una casa solo perché stava vicino all’Ikea, e solo per arredarla, io gli dicevo: quando vuoi, la camera ardente te la faccio all’Ikea”. Poi fa la curiosa rivelazione: “Gli abbiamo messo vicino delle infermiere giovani e carine. Abbiamo fatto proprio i casting. La volta che arrivò una sostituta anziana, col rosario in mano, lui disse: ‘State scherzando, vero?’. E giuro che dovemmo mandarla via”.
Boncompagni amava le donne, sulle fidanzate del papà Barbara dice: “Su questo, era un po’ vanitoso. Ha avuto storie con Isabella Ferrari, Claudia Gerini e altre giovanissime. Ma dopo, quando queste ex dovevano prendere decisioni importanti, tipo comprare casa, chiamavano lui: diventava come un padre per loro. Era paterno anche con quelle con cui ha solo lavorato. Negli anni, tante mi hanno raccontato che lui raccomandava sempre di studiare. A noi figlie, invece, ha detto sempre il contrario: io volevo fare l’università a Parigi e lui: ma no, vieni con me, facciamo un programma”.
Lei e le sorelle hanno conosciuto le donne nella vita di Gianni: “La prima è stata Raffaella Carrà, io avevo cinque anni, sono stati insieme forse una dozzina d’anni. Si erano conosciuti per un’intervista, all’alba, in una Piazza di Spagna deserta, magica. Lei 25 anni, lui già tre figlie. Si sono innamorati artisticamente. Lei ha preso casa accanto a noi. Noi bimbe stavamo con la governante, loro facevano avanti e indietro tra i due appartamenti. Immagino questa donna così ordinata, precisa, razionale, alla prese col nostro caos. Io e lei ci siamo trovate subito bene, ero la piccolina, mi chiamava 'la mia bambina', mi diceva: 'Non mi dire così che mi fai piangere'. Io le dicevo: ‘Sei stupenda. Che bello che sei nella mia vita!’”.
Barbara è rimasta in contatto con le ex del padre: “Con Isabella, eravamo coetanee. Per un anno, abbiamo convissuto tutti e tre a Roma: studiavamo insieme, andavamo a danza insieme. Siamo ancora come sorelle. Sento ancora anche Claudia Gerini. E Valentina, l’ultima, che gli è stata vicino fino alla fine. Non stavano più insieme, ma papà diceva: 'Forse la lascio'. E io: 'Che ti lasci, papà?'”.
Quando le si domanda se fosse vero che Ambra Angiolini a Non è la Rai ripetesse le parole che Gianni le diceva nell’auricolare, Barbara svela: “Chiaro: aveva 15 anni. Ma era intelligentissima, si è visto poi dalle svolte di carriera che ha avuto. Mi ricordo quando, vessata dalla stampa, piangeva in camerino. Papà continuava a ripetere: Ambra piange, Ambra piange. Come se fosse una Barbie o il suo giocattolino telecomandato... E io: Ambra piange, sì, perché è un essere umano”.