Ultimamente gli ex gieffini si lamentano di non aver guadagnato poi così bene con il "Grande Fratello" e che, una volta scemata la polarità, il telefono smette di squillare.
Ora tornano sull'argomento e Mauro Marin, al settimanale Top, racconta: "Si, il massimo che ho visto sono 2 mila euro per una serata. La gente parla di cifre di cui io non ho mai sentito parlare e, parliamoci chiaro, dopo l'estate finisce tutto". Sicuramente meglio è andata agli inquilini della prima edizione del reality-show: "La prima volta che sono andato in discoteca - ha raccontato Salvo Veneziano - mi hanno dato una busta con dentro dodici milioni delle vecchie lire (...). La faccenda è durata per due anni. Poi la fama è diminuita". Filippo Nardi, che ha partecipato al "GF2", invece, parla di 25 milioni di lire ma le cose sono cambiate appena iniziata la nuova edizione del programma. Lo conferma anche il racconto di Mario Ferretti, vincitore del "Grande Frarello 8": "Nei primi tempi, appena uscito dalla Casa, come vincitore ho guadagnato solo 2 mila euro a serata, concentrato in un'estate che mi ha dato molte soddisfazioni. Con l'autunno però, il compenso è stato dimezzato". Guendalina Canessa, oggi sposata con Daniele Interrante e mamma di una bimba, ha dichiarato: "Ho lavorato bene per un anno, direi fino alla soglia dell'edizione successiva, guadagnando anche 2500 euro per serata per i week-end e un pò meno per le serate infrasettimanali". Ferdi Berisa ha invece detto: "Per una singola serata ho avuto anche 5 mila euro, ma non sono state moltissime anche se l'estate è stata ricca di appuntamenti. La cifra si è poi ridotta nei mesi a seguire, per poi dimezzarsi e anche qualcosa in meno di lì all'edizione successiva".
E' andata meglio a Floriana Secondi che però conferma la tendenza di un successo lampo, destinato a finire con l'arrivo di nuovi gieffini: "Sono arrivata a prendere offerte da 15 mila euro, o la metà, per apparire sui giornali. Per una anno è stato così ed ho messo da parte quello che potevo, volendo mettermi al riparo dalla precarietà".
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