Giorgia Soleri, la fidanzata di Damiano dei Maneskin, ha abortito a 21 anni: ecco perché

Giorgia Soleri, fidanzata da 5 anni con Damiano David, frontman dei Maneskin, ha abortito quando aveva solo a 21 anni. La modella, scrittrice, influencer e femminista convinta 26enne lo rivela al Corriere della Sera e spiega perché ha scelto di interrompere la gravidanza.

Giorgia Soleri, la fidanzata di Damiano dei Maneskin, ha abortito a 21 anni: ecco perché
Giorgia Soleri, la fidanzata di Damiano dei Maneskin, ha abortito a 21 anni: ecco perché

Ero giovanissima, avevo problemi di salute mentale ed economici, non avevo un lavoro con entrate certe”, racconta. “Il momento in cui mi sono interfacciata col mondo sanitario è stato un’esperienza che mi è stata fatta vivere in modo estremamente negativo. La 194 ha lacune enormi che dovrebbero essere prese in considerazione. Invece rimane una legge fuori dal periodo storico in cui viviamo”, sottolinea poi la Soleri.

La sua esperienza con l’aborto è stata terribile. Giorgia rivela: “Sono andata in consultorio e sono stata aggredita dalla ginecologa, che mi sgridò dicendo che noi giovani facciamo sesso senza precauzioni e usiamo l’aborto come contraccettivo, senza sapere nulla della mia storia”. In quel momento soffriva di depressione. Tutto è accaduto in Brianza.

La 26enne, legata al rocker da 5 anni, racconta: 'Aggredita dalla ginecologa'

Giorgia Soleri spiega la prassi: “Un’assistente sociale indaga sulla tua famiglia per capire se ci siano traumi che ti hanno portato ad abortire con domande violente e invadenti a cui non vorresti rispondere poiché, qualsiasi sia il motivo della scelta, l’aborto è un diritto. Per sette giorni devi soprassedere, non puoi abortire: è come se lo Stato dicesse ‘ti permetto di fare questa cosa brutta, tu vai in castigo sette giorni, pensaci, se hai ancora il coraggio di farlo, va bene’. Ci sono donne che abortiscono senza senso di colpa, è ingiusto obbligarle a vivere questa esperienza in modo traumatico quando è possibile accompagnarle. Piuttosto di un colloquio con l’assistente sociale, proporrei delle sedute di psicoterapia”. Durante l’intervista la mora indossa una maglia che esprime il suo pensiero, c’è scritto: “Libera di abortire”.