- Il costumista racconta la sua storia di sieropositivo al ‘Grande Fratello Vip’
- Il 51enne ha iniziato a prendere gli anti-retrovirali sufficientemente presto dopo essere stato infettato
Giovanni Ciacci durante l’ultima puntata del ‘Grande Fratello Vip’ ha parlato della sua sieropositività e spiegato come grazie al test dell’HIV ha scoperto per tempo di essere stato infettato e si è potuto curare evitando così conseguenze potenzialmente mortali. Il 51enne è infatti il primo concorrente ad entrare nella Casa più spiata d’Italia con il virus nel corpo, ma tenuto a bada dai medicinali.
“Hiv non vuol dire morte. Con l'HIV una volta si conviveva ma adesso si vive e questo va detto a voce alta. L'HIV è un'infezione che riguarda tutti e non riguarda solo gli omosessuali ed è un'infezione che se non curata può portare all'AIDS e bisogna fare prevenzione”, ha spiegato Ciacci.
Una buona porzione dei nuovi casi rilevati di infezione da HIV riguardano eterosessuali, sia uomini che donne. “Non esistono malattie sessuali legate a orientamenti sessuali ma solo a protezioni sessuali non fatte o fatte male. Non bisogna farsi prendere dal panico se si scopre di avere l'HIV perché ci sono cure antiretrovirali che permettono di gestire il virus nel sangue”, ha aggiunto.
Quindi Ciacci ha sottolineato l’importanza dei test, che possono essere anche gratuiti e anonimi nelle strutture ospedaliere delle principali città italiane. “È importante prevenire. Adesso fare il test gratuito è possibile ovunque ed è importante, laddove positivi, rivolgersi agli ospedali. Io ho avuto l’opportunità di curarmi fin dal primo momento. L’importante è portare la viremia a zero”.
“Se ho scelto di raccontare questa storia è per abbattere pregiudizio e stigma. La gente pensa si attacchi con un bacio o dividendo il bagno. Alfonso, ho diviso la mia vita in due momenti: prima della tua intervista e dopo la tua intervista. Prima, e ci stavo malissimo, mi arrivavano messaggi in cui mi davano dell’untore. Io non sono un untore, sono una persona che sta bene, si cura e può fare una vita normale. Bisogna combattere il pregiudizio”, ha concluso.
Oggi alcune categorie più a rischio di infezione da HIV possono ottenere gratuitamente una terapia chiamata PREP che permette di prevenire il contagio nel 99% dei casi. E’ un “game changer” nella lotta contro la malattia che sta facendo crollare il numero delle nuove infezioni in tante città del mondo occidentale, da Londra a Berlino.