Aristide Malnati dopo aver definito Giulia De Lellis 'feccia umana' a "Casa Signorini", il talk sul web di Alfonso Signorini, chiede scusa all'ex corteggiatrice di Uomini e Donne, presa di mira per alcune sue frasi sui gay pronunciate nella Casa del GF Vip 2. L'archeologo, forse preoccupato dalla reazione del popolo del web, indignato dalle sue parole, ritorna sui suoi passi e pubblica sul suo profilo sul social un video.
Chiede scusa pubblicamente a Giulia De Lellis, lo fa in una clip condivisa. Aristide Malnati, atterrito dalla rete che si è subito scagliata contro di lui, si cosparge il capo e fa il 'mea culpa'. "Buongiorno a tutti, volevo innanzi tutto, inutile perdere troppo tempo a spiegare chissà cosa, scusarmi tantissimo per aver usato un termine che non mi appartiene che è il termine feccia che evidentemente non va riferito a nessuno, nella maniera più assoluta, nessun essere umano di nessuna età", dice lo studioso ex naufrago dell'Isola dei Famosi.
"E’ un termine che non mi appartiene - continua Aristide Malnati - io stesso ho fatto un reality qualcuno ricorderà non ho mai detto una parolaccia, non ho mai detto una parola fuori misura. Non ho mai partecipato a nessun tipo di rissa verbale e quindi veramente volevo scusarmi per un atteggiamento e per un’esternazione di cui mi pento e che è andata oltre le righe. Questa persona, che neanche poi più di tanto conosco, sta partecipando di fronte a cinque milioni di telespettatori al Grande Fratello Vip per me è innanzitutto una persona umana che in quanto tale va rispettata".
Non basta. Chiede ancora scusa a Giulia De Lellis. "Del termine feccia mi scuso profondamente e lo cancello dal mio vocabolario", aggiunge. Aristide Malnati poi però conclude con una sua osservazione sul reality: "Detto questo resto un po’ dubbioso sulla liceità di certe cose che accadono al GF Vip che, ripeto, è una trasmissione vista da 5 milioni di persone mediamente, da tantissime persone giovani e giovanissime anche dal mondo del web che poi lo commentano sui social. Quindi è bene in quella sede che si parli di certi argomenti con cognizione di causa".