- Il suo viaggio con Carlo Beretta e le foto postate hanno scatenato un putiferio
- L’influencer 27enne e il compagno con alcuni scatti su Instagram hanno fatto infuriare gli utenti
Giulia De Lellis si cosparge il capo di cenere e fa mea culpa dopo il polverone creato per il suo viaggio con Carlo Beretta in Israele. Le foto postate dall’influencer 27enne hanno scatenato un putiferio e fatto infuriare gli utenti. L’ex corteggiatrice di Uomini e Donne e il compagno sono finiti nella bufera.
Tutto è accaduto dopo la condivisione di alcune immagini che ritraevano Giulia e Beretta insieme all’Ifd, le forze di difesa israeliane. In una posavano insieme ai genitori di lui con il capo dello Stato, Isaac Herzog. Un’altra foto li mostrava a un party esclusivo nella Grotta di Salomone. Questi scatti, addirittura sponsorizzati, hanno provocato un terremoto. “I due sono riusciti a far passare come experience un addestramento con le IDF, ma pure taggando il loro profilo come si fa coi resort e le Spa di lusso, cioè per me materiale da sceneggiatura di Black Mirror”, si legge in un tweet. E ancora: “Il giorno in cui Israele stava sprofondando in una dittatura fascista agli occhi di tutto il mondo (a causa della riforma della giustizia, ndr), il presidente non aveva niente di meglio da fare che farsi una foto con Giulia De Lellis”.
Il nome di Giulia De Lellis schizza in vetta tra i trending topic. Partono gli insulti e i "vergognati". La romana capisce che forse l’ha combinata grossa e si scusa. “Momento di chiarezza che preferisco mettere per iscritto, così da evitare ogni tipo di fraintendimento”, esordisce in un post nelle IG Stories la ragazza.
“Nel mio viaggio in Israele c’è solo il piacere della scoperta e nessuna volontà di propagandare alcun messaggio politico. - prosegue Giulia - Anche perché sono perfettamente consapevole di non avere la preparazione per poter prendere posizione su un tema così complesso e delicato”.
“Chi ha sostenuto il contrario mi ha sopravvalutata, o più semplicemente ha scelto di usarmi, lui sì, per fare propaganda”, sottolinea la De Lellis. “Vedere così tanta aggressività e odio da parte di chi dichiara di essere animato da sentimenti di pace mi sconvolge. Ma, consapevole del mio ruolo, saprò essere più attenta, sia in ciò che racconto che nel modo in cui lo faccio”, conclude.