L'influencer italiana Giulia De Lellis sfila sul red carpet del Festival di Cannes con un look iconico: foto

Giulia De Lellis si sente una diva sulla Croisette: sfila sul red carpet del festival di Cannes con un look iconico. Alla prima del film "May December", dal regista Todd Haynes fa passerella davanti ai tanti fotografi con indosso un elegantissimo abito nero di Yves Saint Laurent che le lascia il capo coperto. L'influencer con oltre 5 milioni e mezzo di follower su Instagram e star di programmi televisivi arricchisce il suo outfit con gioielli Damiani.

L'influencer italiana Giulia De Lellis sfila sul red carpet del Festival di Cannes con un look iconico

Giulia sorride sicura, entusiasta della mise per cui ha optato. “Comunicazione di servizio: a Cannes fa freddo, piove. Ormai è un po’ una tradizione, ogni volta che c’è il Festival succede questo e stasera c’è il red carpet”, aveva fatto sapere ai follower appena arrivata. Sul tappeto rosso dimentica il brutto tempo e incede come una regina in total black con il vestito nero ultra chic nero backless, che le lascia la schiena scoperta, con cappuccio. Ricorda tantissimo una mise già adottata in passato da Kylie Minogue, eppure sui social tutti si scatenano. Per moltissimi ha copiato Georgina Rodriguez, la compagna di Cristiano Ronaldo.

Sceglie un abito elegantissimo di Yves Saint Laurent e ha il capo coperto

“Un tentativo mal riuscito di imitare Georgina”, le scrivono i maligni. C’è anche chi affonda e domanda: “Ma è di cera?”, facendo riferimento a presunti ritocchini. E ancora: “Tutta di gomma, non può muovere”; “Meno botox, non ti si riconosce”. Altri le sottolineano: “Ma ti prego, la Kardashian dei poveri!! La fiera del cattivo gusto!!!”. C’è pure chi tira una stilettata criticando la sua presenza al festival, in mezzo a tante star mondiali: “Ma che fai a Cannes la guardarobiera?”.

Arricchisce la mise indossando gioielli Damiani

La De Lellis però conquista pure moltissimi giudizi positivi: “Una Winter Deep in nero è davvero pazzesca, se poi è vestita in Ysl è incredibilmente spaziale”.

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