- Nel suo monologo l’influencer ex ‘vippona’ parla in farsi
- La italo-persiana 29enne si commuove e crolla a Le Iene
Giulia Salemi a Le Iene, durante il suo monologo, si commuove e crolla. La 29enne italo-persiana non trattiene le lacrime, scoppia a piangere in tv: in farsi, la sua lingua madre, lancia un messaggio fortissimo di vicinanza a tutte le donne che in questo momento stanno protestando e lottando per la loro libertà in Iran e nel resto del mondo.
L’ex ‘vippona’ del GF Vip, influncer e modella, ha il volto contrito, è emozionata. Dopo la morte di Mahsa Amini, la 22enne curda arrestata perché indossava scorrettamente a giudizio della polizia morale l’hijab, deceduta durante il fermo, donne e uomini di tutto il pianeta hanno cominciato a protestare contro il regime. Tantissimi volti dello showbiz per dare un forte segnale si sono tagliati ciocche di capelli in segno di vicinanza. Il tema è scottante e lei se ne fa portavoce.
“Buongiorno sono Giulia Salemi, sono una conduttrice e influencer italo persiana. Mia madre Fariba è nata a Teheran e nel '78 durante la rivoluzione islamica è stata costretta a fuggire - spiega la Salemi - E’ stata lei a insegnarmi l'amore per l'Iran. Da bambina mi portava a Theran dove per tre mesi ho frequentato anche le scuole, in quei giorni mi divertivo tanto con i miei cugini a Shahr-e Bazi (Luna Park)”.
"Questa sera vi parlo in farsi, per dirvi che, anche grazie a Le Iene, molte donne italiane sanno per cosa lottate, e hanno deciso di tagliarsi e spedire i loro capelli all'Ambasciata iraniana per dire, a chi vi governa, che siamo dalla vostra parte e che la vostra richiesta di libertà è anche la nostra”, continua.
Poi con la voce rotta e le lacrime negli occhi Giulia sottolinea: “E’ inconcepibile, deprimente, offensivo che voi donne che vi siete sacrificate per raggiungere importanti posizioni nella società iraniana e per farla progredire, ancora oggi dobbiate subire le pretese di un regime che vuole decidere cosa c'è di giusto e cosa di sbagliato in voi. A voi che reclamate la stessa libertà che in passato è stata negata ad altre, come mia madre, va il nostro più grande abbraccio. Continuate a rifiutarvi di tacere, non fermatevi, noi siamo con voi, vi voglio tanto bene. Donna, vita, libertà”.