“Non sono un principe azzurro il mio sogno è interpretare Rambo”, esordisce così il bellissimo Giulio Berruti, 29 anni, sulle pagine del settimanale Chi. L’attore è il protagonista de “I segreti di Borgo Larici” in cui veste i panni di un romantico eroe, erede di una ricca dinastia nell’Italia degli Anni 20.
Il volto noto del piccolo schermo rivela la sua passione per i motori, “non parlo di belle auto - afferma - ma di guida meccanica. Da piccolo giocavo con il meccano, a 12 anni correvo sui kart. Il sogno impossibile? Vincere un Gran Premio di Formula 1. Mi sono consolato correndo in pista in moto. Ma da un anno sono passato dalla ‘selvaggia’ Suzuki alla più tranquilla Harley-Davidson. Colpa del tempo che passa. Dalle moto giapponesi alle americane: ci si arriva con i primi capelli bianchi”. Giulio non ha ancora nemmeno varcato la soglia dei 30 anni, ma già riflette sul tempo che passa: “Lo faccio con molta autoironia - spiega - Sto vivendo un momento intenso, nuovo. Non c’entra l’età, ma le esperienze fatte. Sto raccogliendo quel che ho seminato. E, questo è l’importante, ho capito che cosa voglio essere nella vita, e che cosa no”. Berruti non vuole essere “un abitudinario - rivela - Sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli e un inguaribile romantico e sognatore. Ma al tempo stesso con i piedi per terra, alla ricerca della solidità interiore”.
Suo nonno lo voleva ammiraglio, “ma ho fatto solo un tentativo a 16 anni alla scuola della Marina militare italiana: in punizione 10 giorni su 12 - racconta - Ho lasciato perdere. Mio nonno era generale dell’Esercito italiano, mi ha trasmesso la passione per Rambo. Raccontava a me e a mio fratello la storia di Rambo e dei Rambetti (noi nipoti). Ho raccontato a Stallone, giorni fa a Roma per la prima del suo film ‘Il grande match’, quanto il suo eroe abbia influenzato la mia infanzia. Forse nell’aria c’è un ‘Rocky 7’: farei di tutto per recitare al suo fianco”. Il fisico di certo non gli manca: “Me la cavo - dice Giulio - Pratico una disciplina sportiva, le arti marziali miste (sport che unisce lotta, boxe thailandese e jujitsu ndr). Mi imbarazza l’etichetta di sex symbol, non lo sono. Sono il timido di sempre”.
La seduzione per lui sta tutta nello sguardo. E alla domanda sulle voci che sosterrebbero come abbia conquistato una diva da Oscar, Berruti risponde: “Non faccio nomi nemmeno sotto tortura (si è parlato di Jennifer Lawrence di Hunger Games ndr). Ho conosciuto questa attrice molto bella e famosa, a Londra, a una cena. L’ho sorpresa e incuriosita parlando di Kant, ma c’entra il fattore C (il caso, la fortuna). E il fatto che il padre sia un appassionato di filosofia”. Nel futuro spera di vare dei figli. Giulio sogna di essere un papà giovane ma al momento, per la prima volta dopo 12 anni e tre fidanzate, è di nuovo single.