- L’attrice 29enne commossa per il traguardo raggiunto con tanto sforzo, tra lavoro e bebè
- La dedica ai figli Caterina Maria, 5 anni, Pietro Maria, 3, ed Elia Maria, nato lo scorso 31 luglio
Giusy Buscemi esulta tra le lacrime per la laurea triennale conseguita in 10 anni. Sul social condivide le immagini del suo giorno più bello: ha conseguito il titolo di dottoressa in Letteratura, Musica e Spettacolo. Gioisce con la corona di alloro in testa e con le braccia al cielo dopo aver discusso la tesi all’Università La Sapienza di Roma, alla facoltà di Lettere e Filosofia.
L’attrice 29enne dedica la laurea ai figli avuti con il marito Jan Michelini: Caterina Maria, 5 anni a febbraio, Pietro Maria, tre anni, ed Elia Maria, nato il 31 luglio del 2022. L’ultimo esame l’aveva dato con il pancione.
L’ex Miss Italia scrive: “Una triennale in dieci anni non è un grande traguardo. Eppure io non sono mai stata così felice come oggi, che si chiude un cerchio importante della vita. A tutte le volte in cui ho pensato di mollare, a tutta la vita che è passata tra un esame e l'altro, alle volte che andava bene anche se non era il voto che avevo immaginato, perché alla fine la cosa più importante è quello che è rimasto”.
Giusy aggiunge: “Grazie Sapienza, mi hai insegnato tante cose, forse più su di me che sul mondo. Avevo iniziato solo per prendere questo pezzo di carta e poi ho capito, strada facendo, che era molto di più...era gioia di sapere, incontri di vite, perseveranza, amore per i propri limiti e ancora tanta perseveranza”.
Nelle IG Stories la Buscemi sottolinea: “Ai miei figli Caterina, Pietro ed Elia (e a quelli che verranno). Che il desiderio possa essere sempre il motore della vostra vita”.
A condividere la sua felicità anche l’amica del cuore, Veridiana Vitti, che a Giusy dedica un tenero post: "14/03/16 + 10/01/23. Ce lo eravamo promesso dal primo giorno. Porteremo a termine questo percorso!Insieme abbiamo superato tutte le difficoltà, insicurezze, condiviso notti insonni e canti lirici. ‘Questo non lo passo sicuro’ o ‘Non ho studiato ma vado lo stesso’. Le urla di gioia, i pianti di sconforto, le follie e tutte le volte che abbiamo detto ‘basta’ ma subito l’altra era pronta a dire: ‘Cosa? basta? Ora facciamo 5 esami di fila’. Dieci anni fa non immaginavamo tutto quello che sarebbe successo nelle nostre vite. Per questo oggi questo traguardo è ancor più bello! Sei una donna speciale e fonte di grande inspirazione. Sono fiera di te come il primo giorno e non ho mai dubitato che prima o poi ti avrei chiamata DOTTORESSA. I limiti sono solo quelli che ci imponiamo. Ti voglio bene”.