E' Giusy Versace la vincitrice della decima edizione di Ballando con le Stelle, uno dei talent show più longevi della Rai. L'atleta calabrese ha battuto al televoto Andrew Howe, altro campione olimpico, con una percentuale del 56% contro il 44% ottenuto, appunto, dal saltatore.
Con Giusy ha vinto anche l'insegnante di ballo Raimondo Todaro, considerato da molti uno dei maestri migliore del talent targato Raiuno. Todaro, infatti, oltre ad aver portato Giusy a raggiungere grandi risultati tecnici, è stato sempre molto vicino anche piscologicamente alla Versace, come è apparso evidente durante l'incidente in diretta che ha visto staccarsi una protesi dalla gamba dell'atleta paralimpica.
Al secondo posto insieme ad Howe, invece, la bella Sara Di Vaira, che dopo l'ultimo televoto è scoppiata in lacrime, un po' per la delusione di aver visto sfuggire il podio più alto e un po' per il grande stress accumulato durante la serata.
In molti avevano previsto che ad aggiudicarsi la coppa sarebbe stata Giusy Versace: indiscussa, infatti, è stata la visibilità mediatica ottenuta dall'atleta sin dalla prima puntata dello show. La curiosità di capire come potesse riuscire a lanciarsi in pista con tanta disinvoltura grazie a due protesi al carbonio, però, ha presto lasciato il posto ad una grande ammirazione per la forza, la tenacia e l'equilibrio dimostrato da Giusy durante tutte le puntate. Fattori apprezzatissimi dai telespettatori, che hanno così voluto premiarla votando in maggioranza a suo favore. Da notare, però, che lo scarto con Howe non è stato infondo particolarmente grande: solo il 12%.
La decima edizione dello show, che ha visto posizionarsi al terzo posto Giulio Berruti e Samanta Togni, che secondo molti meritvano di salire sul podio, sarà certamente ricordata per un cast molto apprezzato ed una svolta social. Per la prima volta, infatti, il programma è stato molto seguito anche dal pubblico più giovane, che ha commentato in massa sui social network le performance dei concorrenti, ma anche le opinioni, spesso contestate, dei giudici.