“Ho iniziato questo progetto perché volevo scoprire ciò di cui le ragazze parlano veramente”. A parlare è Catherine Hardwicke, l’esordiente regista - già scenografa di “Mad City”, “Three Kings” e “Vanilla Sky”, solo per citarne alcuni - che insieme all’enfant prodige Nikki Reed, figlia del suo ultimo compagno, ha scritto la sceneggiatura di “Thirteen” (Tredici). Avere tredici anni è difficile, è un momento importante nella costruzione della propria identità. Avere tredici anni nell’America di oggi lo è ancora di più. La Hardwicke lo ha capito e ha realizzato un crudo lungometraggio sulla “Girl Culture”. Novello “Kids” (reg. Larry Clark – 1996) californiano - il film è ambientato a Los Angeles - “Thirteen” è un documentario quasi sociologico sul desiderio di autonomia e sulla perdita dell’innocenza nell’età adolescenza. La pellicola è infatti la lucida e coinvolgente cronaca della metamorfosi di Tracy (Evan Rachel Wood): una ragazzina sottile come un fuscello, che scrive poesie profonde nella sua cameretta circondata dagli orsetti di peluche e dalle fotografie di Neve Campbell e Angelina Jolie. Tracy vive in una casa modesta con il fratello surfista Mason (Brady Corbet) e la mamma Melanie (Holly Hunter, premio Oscar nel 1994 per “Lezioni di Piano”), una hippie separata che fa la parrucchiera in casa e frequenta un ex-cocainomane. L’inizio della fine dell’innocenza di Tracy avviene quando conosce Evie (Nikki Reed) la più “calda” e famosa alunna della sua scuola. Per farsi accettare dalla cricca di Evie, Tracy cambia abiti, linguaggio e comportamento. Inizia a mentire alla madre, a saltare la scuola e ad evitare le sue vecchie amichette. E una volta entrata nel vortice della perdizione non riesce più a tornare indietro. Inizia a rubare, a drogarsi e a bere alcolici. Indossa il perizoma, si fa il piercing e approfondisce le sue esperienze sessuali. Finchè si ritrova un giorno sul letto della sua cameretta con Evie completamente strafatta a ridere a crepapelle e a prendersi a pugni fino a cadere dal letto e svenire. Ognuna con un suo perché: Tracy è animata da una violenza autolesionista, Evie evade da una realtà che le ha fatto del male. Premiato al Sundance Film Festival, “Thirteen” è un teen movie esasperato e anticonformista che, malgrado lasci intravedere spiragli di speranza, ben incarna gli incubi di molti genitori. Distribuito da Fox Searchlight.
Foto: dalla Rete