''Sto attraversando un grande dolore, per me è un fallimento'': Francesca Pascale rompe il silenzio sulla fine del matrimonio con Paola Turci

  • La 39enne e la 59enne si erano sposato il 2 luglio del 2022
  • Erano però insieme da cinque anni, nelle scorse settimane la rottura
  • A ‘Il Corriere della Sera’ ha spiegato di vivere quanto accaduto come un ‘fallimento’

Francesca Pascale ha rotto il silenzio dopo la notizia della fine del suo matrimonio con Paolo Turci, 59 anni.

La 38enne ha parlato con ‘Il Corriere della Sera’, che l’ha cercata per saperne di più.

Ha spiegato di stare provando molto dolore e di considerare quanto accaduto un fallimento.

Ha detto: “È una fine, sto attraversando un grande dolore ma la vita mi ha insegnato che prima di amare qualcuno bisogna sapere amare se stessi. Una fine, quindi, può diventare un atto d’amore nei propri confronti ed è per questo che ho deciso di allontanarmi.

“Quando un progetto che nasce a lungo termine si interrompe in anticipo, per me è un fallimento, ha aggiunto.

Francesca Pascale, 39 anni, e Paola Turci, 59, si erano sposate il 2 luglio 2022

Le è stato chiesto se ci siano state gelosie alla base della rottura, come riportato da qualcuno. E in particolare dello scambio avuto con Francesca Fagnani a ‘Belve’.

Ha risposto: “Sono ricostruzioni non corrispondenti al vero. Quel ‘Ma adesso ti posso corteggiare un po’? Ah no, sono sposata’, che ho detto a Fagnani era davvero solo una battuta: Francesca è un’amica”.

“Ci tengo a ricordare che le unioni arcobaleno, esattamente come quelle eterosessuali, possono finire, questo a dimostrazione che non sono amori atipici, o diversi, o di serie B”, ha sottolineato.

Cambiando in parte argomento ha parlato anche del suo legame con Silvio Berlusconi, una persona a cui è ancora oggi legatissima, nonostante sia morto lo scorso anno.

“Ho dovuto fare l’abitudine con il fatto che alcune persone non comprendano né accettino quello che ho provato e vissuto con Berlusconi. Ma io non sono mai stata disposta a cancellare una parte così importante della mia storia. Devo molto a quell’uomo, anche la vita che posso condurre adesso, da persona privilegiata, ha detto.

Le è stato fatto notare che non tutti farebbe questa ammissione. Lei ha risposto: “Ma perché? Dovrei vergognarmi di ammettere che dopo quasi 15 anni insieme, Silvio Berlusconi si è sincerato che io continuassi a essere serena e, potendolo fare, ha pensato al mio futuro? Se non si fosse chiamato Berlusconi, ma fosse stato un imprenditore molto ricco da cui mi separavo, nessuno avrebbe detto nulla”.