Guai grossi per Tim Robbins dopo il no alla guerra

Gli Americani sono sempre stati un popolo forte e leale nei confronti dell'autorità costituita e ora, in tempo di guerra, esprimere opinioni che possano mettere in dubbio questa lealtà può costare molto caro, come ha recentemente imparato Tim Robbins.

L'attore americano e la sua compagna, Susan Sarandon, si sono più volte e pubblicamente schierati contro la politica estera del presidente Bush, e in particolare contro la guerra all'Iraq. La loro presa di posizione non è certo passata inosservata nelle alte sfere. A causa dei suoi atteggiamenti, si è deciso di escludere Tim Robbins dalla serata commemorativa dedicata al film ''Bull Durham'', pellicola imperniata sullo sport nazionale, il baseball, ora più che mai icona del patriottismo a stelle e strisce.
Uno sgarbo notevole, considerato che Robbins era il protagonista del film, insieme a Kevin Costner e alla Sarandon, della quale si innamorò durante le riprese. Questo atteggiamento sta costando a Robbins l'affetto e l'ammirazione dei cinofili americani. Per tamponare la situazione Tim cerca di correre ai ripari: ha contattato una famosa agenzia di pubbliche relazioni americana, la Dan Klores Associates, perché lo aiuti a riguadagnare la popolarità perduta.

Ci riuscirà? Intanto, per non perdere l'allenamento, il nostro ha confidato all'amico Moby, con il quale condivide una fiera avversione per il presidente americano, che ci sono buone probabilità che Bush non venga rieletto allo scadere del mandato. "Speriamo!", ha commentato Moby in TV, spifferando la confidenza dell'amico. E mettendolo ancor più nei guai.

Foto: Dalla rete