Guendalina Canessa racconta l'arresto di Alessio Lo Passo, l'ex tronista 33enne di Uomini e Donne. La 35enne era con lui e Lele Mora sabato 22 aprile, avevano appena partecipato all'inaugurazione di un negozio a Monza.
"Sabato siamo andati insieme a Monza da Milano: era stata una giornata serena, fino a guando non è successo il fattaccio", dice Guendalina Canessa a Visto commentando l'arresto di Alessio Lo Passo in seguito a una condanna definitiva per esorsione ai danni di un medico.
"L'ho vissuto in prima persona senza capire - racconta Guendalina Canessa - Dopo aver presenziato all'inaugurazione del negozio, in un clima molto carino, siamo saliti in auto per tornare a Milano. Io non volevo far tardi perché a casa mi aspettava mia figlia Chloe, ma per fortuna eravamo in perfetto orario. Alessio guidava, accanto a lui c'era Lele e dietro c'eravamo io e un loro amico. A un certo punto ci siamo accorti che c'era una macchina dei Carabinieri che ci seguiva, con i lampeggianti accesi. Così ci siamo fermati e un carabiniere ha chiesto ad Alessio patente e libretto di circolazione".
"Ho pensato al solito controllo dell'alcol test, ma ero serena perché lui aveva bevuto solo acqua minerale, come suo solito - continua l'ex gieffina - Poi però il carabiniere ha invitato Alessio a seguirlo. In quel momento ho capito che la situazione sarebbe andata per le lunghe, ma continuavo a non immaginare quello che poi sarebbe successo. Lele Mora, infatti, mi aveva detto che Alessio aveva cambiato residenza, che per questo motivo non aveva ricevuto dei documenti e che con tutta probabilità l'avevano trattenuto per sistemare la questione".
Guendalina Canessa ha approfittato del passaggio di un alttro conoscente per tornare a casa. Non aveva idea di quel che stava per accadere. "Gli ho mandato un messaggio sul cellulare per sapere se fosse tutto a posto, ma non ho ricevuto risposta e solo il giorno dopo, leggendo i giornali, ho saputo dell' arresto", spiega la bionda.
Alessio Lo Passo è finito in manette a seguito di una condanna definitiva a tre anni di reclusione emessa dal tribunale di Milano per un'estorsione nei confronti del chirurgo plastico che gli ha rifatto il naso. La vicenda risale al 2014.