“Sono un grande appassionato di horror e sono cresciuto recuperando in videoteca i classici americani degli anni 70 come Carpenter, Hooper e Craven: durante gli anni 90 il genere non ha regalato grandi soddisfazioni. Oggi c'è la moda dei remake e i risultati sono molto variabili. Wes Craven è rimasto colpito da "Alta Tensione" e ha convocato me e Greg Levasseur per parlarci di un probabile remake di “Le colline hanno gli occhi”. Però Wes lo avrebbe fatto solo in virtù di un'idea veramente nuova che avrebbe potuto giustificarne una versione moderna. Così io e Greg abbiamo pensato agli esperimenti nucleari fatti dall'esercito americano nel deserto del New Mexico nel ‘50. Partendo da quest'idea forte abbiamo cominciato a scrivere la sceneggiatura. Il messaggio generale che sottende tutta la storia è: l'America ha creato i propri mostri ed ora ne paga le conseguenze”.
Alexandre Aja, già regista del fortunato “Alta tensione”, parla del suo nuovo film, da stasera nelle sale distribuito dalla 20th Century Fox: “Le colline hanno gli occhi”.
La nuova versione dell’omonimo film del ’77 firmato Wes Craven racconta la storia di una famiglia in viaggio che, inavvertitamente, giunge in una zona nuclearizzata. Qui inizia l’incubo. In quest’area all’apparenza deserta ci sono individui assetati di sangue…
Una pellicola bel strutturata nel suo genere, ironica e politicizzata quanto basta. Il cast è di primo piano e vede tra le sue fila Aaron Stanford, Vinessa Shaw, Kathleen Quinlan, Laura Ortiz, Michael Bailey Smith e Dan Byrd. Per gli amanti del brivido un appuntamento da non perdere.
Foto: 20th Century Fox