La vicenda familiare Allen/Farrow si complica ancora. La lettera aperta di Dylan Farrow (figlia adottiva di Woody Allen e Mia Farrow) in cui accusa il regista di molestie sessuali quando aveva solo 7 anni ha riaperto la faida cominciata circa 20 anni fa. Adesso suo fratello Moses (anche lui adottato dall'autore di "Manhattan" e dall’attrice quando stavano insieme) difende il padre e accusa invece la madre di aver avvelenato le loro menti da bambini.
A People racconta: "Mia madre mi ha convinto a odiare mio padre per aver distrutto la nostra famiglia e per aver molestato mia sorella. E l’ho odiato per lei per anni. Adesso vedo che era solo una vendetta, per fargli pagare il fatto che si era innamorato di Soon-Yi". Woody, che all’epoca delle prime accuse era stato investigato ma mai dichiarato colpevole, ha negato per anni di aver abusato di Dylan, adesso 28enne, schierandosi contro l’ex compagna e il loro unico figlio biologico Ronan.
"Ovviamente Woody non ha molestato mia sorella", ha continuato Moses, ora terapista familiare di 36 anni, "Lei gli voleva bene non vedeva l’ora che venisse a farci visita. Non si è mai nascosta da lui fino a quando nostra madre ha creato un’atmosfera di paura e di odio nei suoi confronti. Il giorno in questione eravamo in sei o sette in casa, tutti in stanze pubbliche e nessuno, né mio padre né mia sorella, erano in spazi nascosti. Mia madre era invece a fare shopping. Non so se mia sorella creda veramente di essere stata molestata o sta solo cercando di fare un piacere a mia madre. Far piacere a mia madre era una potente motivazione perché essere sua nemica era terribile". Moses accusa sua madre di aver fatto pressioni anche su di lui: "Nostra madre ha tratto in inganno il pubblico, facendo credere che fosse una felice casalinga con figli biologici e adottivi. Fin da quando ero piccolo, mia madre ha richiesto obbedienza e spesso venivo picchiato. Perdeva il controllo quando la facevamo arrabbiare".