Abbiamo incontrato Carlo Verdone nel corso del tour promozionale del suo nuovo film della Warner "Ma che colpa abbiamo noi". "Questo lavoro vuole mettere il dito sulle nevrosi e le debolezze del mondo di oggi", ci racconta Carlo. "Il gruppo dei ragazzi in analisi riusce a superare i suoi problemi restando uniti e grazie all'autoironia. Sono molto contento del mio giovane plotone di attori emergenti e ringrazio la produzione per avermi concesso tutto il tempo necessario per la lavorazione. Ho scelto con cura i set e le musiche di David Sylvian. Il titolo del film, ad esempio, è preso da una canzone degli anni '70 che adoro".
A quando un altro film con le sue celebri caricature?
"Il film si inserisce nel filone di "Compagni di scuola", anche se non escludo in futuro di tornarne a fare uno sui "mostri".
Che ruolo gioca il telefono nelle sue sceneggiature?
"Fondamentale, io do il massimo alla cornetta; ero famoso al liceo per i miei scherzi telefonici".
Come mai il film è uscito dopo Natale?
"Perché vogliamo fare ridere, ma anche riflettere".
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