Sembrava ancora molto innamorata del marito Alberto Brambilla, tanto da sperare in un ritorno di fiamma. Ora dalle pagine di DiPiù, invece, afferma: "(...)Il lutto per me è finito. Mi sento rinata, fisicamente e psicologicamente. E poi, si avvicinano i cinquant'anni, fra sei mesi ci siamo, e io dico che è meglio non farsi trovare impreparati".
"(...)Lo scrivo di mio pugno, il lutto è finito - ribadisce nella lettera aperta pubblicata dal giornale - dopo tre anni dalla mia separazione". Ed è ripartita dal look, tingendosi di nuovo i capelli. Li portava corti e grigi: "(...)come spuntano dalla testa, modello 'lasciatemi in pace': il mio aspetto, insomma, fino a ieri - racconta la Pivetti - (...) Io non avevo più voglia di essere carina, per nessuno, per nessun motivo, tanto è tutta energia sprecata. Femminilità? Solo lo stretto necessario. E' che alla lunga diventa una prigione pure quella, e dentro è tutto frantumato. Finché un bel giorno, un bel pomeriggio come tutti gli altri, mentre stavo lavorando vestita con decoro come suor Miriam, la suorina che è sempre TV (lo dice un mio amico), mi è venuta voglia di tingermi i capelli. E che cavolo, basta! Tutto è partito dalla testa, insomma. La mattina dopo era sabato, mi sono alzata presto, ho recuperato le scarpe da corsa, ho lasciato il cellulare a casa e mi sono fatta fino a Ponte Milvio e ritorno: potevo di nuovo lasciare andare i pensieri dove volevano, i piedi al ritmo del respiro, e ripassare i fatti miei liberamente. Potevo pure piangere, se volevo, tanto intorno c'era solo gente che correva come me, ciascuno felicemente immerso dentro se stesso. Mi ero dimenticata a casa i fazzoletti, mi sono soffiata il naso nella maglia. E alla fine stavo benissimo".
"(...) Con Alberto, come è andata è andata - scrive ancora Irene - lui viene a casa per stare con i figli; adesso stiamo bene, in equilibrio come due ballerini su una fune: se ci avviciniamo troppo, cadiamo di sotto. Immagino che se dico il 'lutto' è finito, arriva la domanda: quindi sei pronta per innamorarti ancora? No, non lo cerco un altro uomo, per chi lo vuole sapere. Diciamo che, al momento, sul quel fronte ho già dato, appunto. Però sto bene con me stessa, finalmente. E non importa quanti pugni diretti al mento e quanti ganci incassi. Conta che, come sul ring, quando l'arbitro arriva a dire 'Dieci', tu ti fai già trovare in piedi, e sferzi di nuovo un colpo dei tuoi. E devi sempre pensare che ogni giorno che vivi è il primo di una nuova vita".