- Un rapporto sull’arresto del cantante fa emergere dettagli dell’accaduto
- Il 43enne è stato arrestato nella notte tra lunedì e martedì vicino a New York
Justin Timberlake avrebbe detto all’agente di polizia che lo ha arrestato di aver bevuto solo “un Martini”.
Eppure la pop star 43enne, che ha passato la notte tra lunedì e martedì in prigione, si è poi rifiutata di fare l’alcol-test alla stazione di polizia.
Lo riportano diverse fonti, tra cui il magazine People.
Justin è stato fermato dalle autorità poco dopo la mezzanotte, martedì, a Sag Harbor, New York.
Aveva cenato fuori con alcuni amici e si era poi rimesso alla guida. Pare in stato di ebrezza.
Un rapporto della polizia stilato sull’incidente farebbe emergere che il cantante, sposato con l’attrice Jessica Biel, da cui ha avuto i figli Silas, 9 anni, e Phineas, 4, avrebbe avuto tra le altre cose gli occhi “vitrei” e anche “iniettati di sangue”.
Sarebbe stato notato inoltre che “un forte odore di bevanda alcolica emanava dal suo alito, non era in grado di prestare attenzione a due cose contemporaneamente, parlava rallentato, era instabile nel camminare e ha fallito tutti i test di sobrietà standardizzati”.
Alla stazione di polizia dopo che gli sarebbe stato letto il rapporto, avrebbe però più volte detto di non volere sottoporsi ai test chimici per stabilire la quantità di sostanze nel suo corpo.
Al momento è stato rilasciato ma dovrà tronare in tribunale per l’udienza nella seconda metà di luglio.