Justin Timberlake si è scattato un selfie in una cabina elettorale e lo ha postato sul suo profilo Instagram. Le intenzioni del cantante erano lodevoli, voleva semplicemente incoraggiare il popolo americano ad andare a votare per le Presidenziali. Ma ha dovuto rimuovere lo scatto perché nello Stato del Tennessee foto del genere sono illegali ed è prevista una multa di 50 dollari, da comminare con ben 30 giorni di carcere.
"Sono appena volato da Los Angeles a Memphis per votare. Niente scuse bella gente! Nella vostra città potrebbe esserci la possibilità del voto anticipato. In caso contrario, andate l'8 novembre!" , ha scritto Justin Timberlake accanto al selfie "incriminato" in cui posa mentre si sta per accingere, con tanto di carta in mano, alla votazione elettronica.
I magazine internazionali hanno subito paventato l'ipotesi che la star potesse finire nei guai. Inoltre dall'ufficio del procuratore distrettuale è arrivata la notizia di indagini in corso. Quest'ultimo ha successivamente dichiarato che Timberlake non verrà perseguito per il selfie nella cabina elettorale e ha sottolineato che "la dichiarazione rilasciata oggi dal mio ufficio per quanto riguarda Justin Timberlake non è corretta ed è stata rilasciata a mia insaputa. Sono fuori città per una conferenza. Nessuno nel nostro ufficio sta conducendo un'indagine al riguardo, né si prevede di utilizzare le nostre già limitate risorse per farlo".
Insomma, Justin è salvo, non finirà in carcere e può tornare ad occuparsi senza problemi del suo prossimo progetto, quello di dare un fratellino o una sorellina al primogenito Silas: "Mi diverto molto nel provarci", ha detto a "Extra".