Kasia Smutniak e la vitiligine: 'Non è una cosa tragica, sono bella dentro e fuori, sto da dio'

Kasia Smutniak torna a parlare della malattia da cui è affetta, la vitiligine. La sua non è una storia tragica. “Sono bella dentro e fuori, sto da dio!”, puntualizza in un post sul social.

Kasia Smutniak e la vitiligine: 'Non è una cosa tragica, sono bella dentro e fuori, sto da dio'
Kasia Smutniak e la vitiligine: 'Non è una cosa tragica, sono bella dentro e fuori, sto da dio'

L’attrice 42enne è urtata dai media che con qualche titolo sensazionalistico su di lei strumentalizzano la sua vitiligine. “Anni fa un dottore tibetano mi ha detto che sono come un serpente, mi sto trasformando, sto cambiando pelle. All'epoca non volevo 'trasformarmi', pensavo tutto dipendesse dalla mia volontà. Però allo stesso tempo ero attratta dalle unicità degli altri. La mia non è una storia né triste né tragica né tantomeno orripilante. E’ stato un percorso lungo ma bellissimo, a tratti anche comico. Ne ho condiviso solo un pezzetto, portando avanti un messaggio positivo e sperando che la mia testimonianza potesse dare forza a tante persone con la mia stessa particolarità o senza”, spiega Kasia.

L'attrice 42enne parla nuovamente della malattia che l'affligge da tempo

“E’ stato bello scoprire quanta importanza diamo alle nostre fragilità, quanto queste possano plasmare le nostre vite e quanto è bello liberarsene - prosegue la Smutniak - Passare oltre, evolvere, cambiare non solo la pelle ma anche la percezione che abbiamo di noi stessi. Quindi figuriamoci quanto poco impatto possa avere su di me, ora, un articolo di un giornale... ‘Trauma', 'come si è ridotta', ‘irriconoscibile', ' tragedia', sono spesso le parole che vengono accostate, al mio aspetto fisico. Beh anche questo mi fa sorridere. Perché in realtà mi sento forte, amata e bella, dentro e fuori”.

Non le piace che i media la strumentalizzino con titoli sensazionalistici su di lei

La polacca poi però sottolinea: “Vorrei andare oltre questa semplificazione. Penso a chi sta affrontando un percorso, pieno di dubbi, difficoltà e dolore, che legge un articolo del genere, magari la mattina facendo colazione e scopre qual è stata la vera tragedia nella vita di una certa Smutniak (Sputnik, Smushtac, Muniack.. fai tu). A questa persona rivolgo le mie parole: non mollare, non farti condizionare dalla stupidità degli altri, non ne vale la pena, capisci? La Smutniak sta da dio! E te lo dice lei in persona. Guarda oltre, scava dentro di te, scoprirai la forza e la bellezza che nessuno potrà mettere più in discussione. ‘Cambia pelle’. Sii serpente”.

Kasia Smutinak infine conclude: “Così ho scoperto sulla mia 'pelle', cosa sono i 'clickbite', la pseudoinformazione che fa leva sull'aspetto emozionale, distorcendo la realtà. Una realtà della quale si parla poco o niente. Ma forse dovremo cominciare”.