Due occhi azzurri sinceri e penetranti, faccia pulita, da bravo ragazzo, fisico minuto, da intellettuale. Difficile credere che Tobey Maguire incarni quello che nell'immaginario collettivo è il supereroe per eccellenza, quello che combatte tutti i mali del mondo in nome della pace e della libertà. Eppure è così. "Spiderman" ha il suo volto.
Accompagnato dalla bella e solare Kristen Dunst, coprotagonista al suo fianco dell'attesissima pellicola diretta da Sam Raimi, in uscita in tutte le sale italiane dal prossimo 7 giugno, nella splendida cornice dell'Hotel Hassler di Trinità dei Monti a Roma, l'attore ha presentato oggi alla stampa il film. Per niente "divo", disponibile e sorridente, ha raccontato la sua esperienza nei panni dell'Uomo Ragno.
"Penso di essere stato un "sottomesso e continuo ad esserlo. Tutto sommato è bello essere così perchè in questo modo puoi tirare fuori da te qualcosa di valido. Ci sono persone che fanno il tifo per i "sottomessi", altre invece sono lì a dubitare e credono che tu non sarai in grado di dare nulla. Questo per me ha rappresentato una sfida da vincere a tutti i costi. Ritengo comunque di essere stato la scelta giusta per un ruolo di questo tipo, perchè in fondo Spiderman è un ragazzo comune che ha difficoltà nei rapporti sociali, ma che però sa di avere dentro di sè un tesoro, dei superpoteri in grado di aiutare gli altri. Non è come Superman che nasce alieno e potente ed in seguito, per nascondere la sua vera identità, si crea un alter ego normale".
Dichiara con grande schiettezza di non essere stato un amante dei fumetti: "Quando però ho avuto la parte ho letto tutti i primi quattro anni di Spiderman per entrare nel personaggio. I supereroi della Marvel sono tutti molto complessi, con tante sfaccettature psicologiche ed una miriade di superpoteri, ma è anche vero che sono dotati di un'umanità di fondo che li rende persone vere ed è questo che alla fine te li fa amare moltissimo".
Parla della faticosa preparazione fisica nell'affrontare un ruolo tanto complicato: "Ha richiesto molto impagno e molto tempo. Mi sono allenato cinque mesi per sei giorni la settimana, per quattro ore al giorno. Ho seguito una dieta particolare e mi sono addestrato in arti marziali, yoga, coreografia di combattimento e tutta una serie di cose che avrebbero reso la mia interpretazione il più realistica possibile. E' stato divertente".
Ventisei anni lui, venti lei. Giovanissimi e già tanto famosi, ma quando parlano del loro lavoro lo fanno con grande entusiasmo: "Non sentiamo di aver rinunciato a nulla - afferma con tranquillità Kristen - abbiamo semplicemente una vita diversa, ma l'amiamo ed è ciò che volevamo fare. Mi sento molto fortunata". Lui sorride e continua: "Ero un fan dei film, del cinema. Ora faccio addirittura l'attore, è un desiderio che si è avverato!".
La promozione di un film del genere li sta portando in giro per il mondo, senza un attimo di tregua, ma non sembrano affatto stanchi: "E' la prima volta che faccio un tour tanto lungo, ma è un'esperienza bellissima. Inoltre - racconta ancora Kristen - la produzione mi ha permesso di portare con me la mia famiglia ed i miei amici e questo mi fa assaporare ancora di più i lati belli della cosa. L'Italia è stupenda, Roma fantastica. Qui si vive un'atmosfera romantica indimenticabile!".
Tobey è in sintonia con lei: "Anch'io sono felice di promuovere un progetto, soprattutto quando mi rende così orgoglioso come in questo caso. In Italia, a Roma, c'ero già stato una volta per dieci giorni, quindi diciamo che un po' la conosco. E' stupefacente vivere in una città che è un'opera d'arte in se stessa".
In attesa di girare il secondo episodio di "Spiderman" quali progetti ha l'attore diventato famoso con "Wonder Boys" e "Le Regole della Casa del Sidro"?
"Sto producendo un film, "La venticinquesima ora", ed ho fondato una società di produzione, quindi sono alla ricerca di copioni da produrre ed, eventualmente, da interpretare. Staremo a vedere".
La gallery con i protagonisti nel Gossip a Roma, seguendo il link in basso