Steven Seagal, attore famoso per i suoi numerosi film d'azione, è stato minacciato di morte dalla mafia nel tentativo di estorcergli milioni di dollari. La sconvolgente notizia è emersa durante l'udienza per l'incriminazione di 17 membri della famiglia Gambino, arrestati la settimana scorsa, in un tribunale di New York. Le minaccie provenivano da Anthony "Sonny" Ciccone, uno dei "capitani" della famiglia Gambino, che si serviva, come tramite, di un ex patner d'affari del divo delle arti marziali, Julius Nasso. In aula sono state ascoltate registrazioni di telefonate nelle quali si è potuto appurare come la mafia cercasse di estorcere al Seagal almeno 150 mila dollari a film, pena la morte. Alcuni mesi fa Julius Nasso aveva intentato una causa contro l'attore, reo di aver rifiutato di partecipare ad altri quattro film con lui. Alla luce di ciò lo stesso Nasso sostiene che le denuncie di Steven Seagal sono solo una vendetta per la causa, ma le intercettazioni telefoniche messe in atto dalla polizia e successivamente ascoltate in tribunale smentiscono questa tesi. Steven Seagal non ha parlato, ma la verità è comunque venuta a galla.