Lele Mora a Oggi annuncia la sua discesa in politica con Libertà e Onestà. Intervistato dal settimanale, esprime tutta la sua gioia da uomo libero. La data di fine pena, fissata al 7 giugno, è stata anticipata di 90 giorni. Dal 9 marzo il suo incubo è finito.
"Il 31 maggio, giorno del mio 62° compleanno, annuncerò a Milano la mia discesa in campo in politica con un movimento - Libertà e Onestà - attento al sociale e alla giustizia: sarà costituito da giovani, io ne sarò solo l'animatore", dice l'ex manager dei vip. Lele Mora a 61 anni si sente rinato. Condannato per evasione fiscale, bancarotta fraudolenta e favoreggiamento della prostituzione, ha scontato la sua pena in carcere. Ha solo voglia di ricominciare.
Aveva anticipato la sua discesa in politica a Le Iene lo scorso novembre, intervistato da Giulio Golia. Ora conferma tutto, il movimento, Libertà e Onestà, ci sarà.
Prima di Libertà e Onestà, Lele Mora è venuto dal Papa a Roma. "Sono dal Papa da uomo libero - dice al settimanale - voi di Oggi siete i primi a saperlo. Non è la prima volta che l'incontro, mi ha ricevuto pure in udienza privata. Ma adesso è diverso". "Io mi sento proprio guarito... Non voglio più avere amici sbagliati o frequentare posti che non hanno senso. Basta con i lustrini e le luci della ribalta, ho deciso di tornare indietro di 40 anni", sottolinea.
Lele Mora rivela: "In cella a Opera avevo un'immagine della Regina della Pace, che ogni mattina trovavo bagnata. L'ho poi sempre portata con me, e lo straordinario fenomeno ha continuato a ripetersi, giorno dopo giorno. 'È la Madonna che piange per te', mi diceva don Antonio Loi, il cappellano del carcere".
Lele Mora è convinto. Sul suo movimento a Radio Cusano Campus chiarisce: "Non voglio candidarmi, neanche potrei essendo residente in Svizzera. Ho già programmato un movimento che scenderà in campo tra un po', con persone meravigliose. Ho voluto tutti giovani affianco a me, con meno di 40 anni e tutti laureati. Il movimento si chiamerà Libertà e Onestà e punterà ad aiutare chi ha bisogno. Siamo un Paese alla disperazione. Il movimento che farò io darà una casa a tutti, da mangiare bene per tutti, una pensione uguale per tutti, di almeno mille euro".