Leonardo Pieraccioni in un lungo post sul social parla dei figli e chiede il ritorno a gran voce dei gloriosi 'calci nel cu*o'. E' un post ironico di un genitore che si rende conto come siano cambiati i tempi anche in fatto di educazione e rispetto. Pure i più piccolini sono dei dittatori in casa, come la sua Martina, quasi 7 anni, avuta dall'ex Laura Torrisi.
Più di 33mila 'like' e un mare di condivisioni per il post di Leonardo Pieraccioni. Scrive dei figli e auspica lo sdoganamento dei 'calci nel cu*o'.
"Signori! Siamo passati da “mio padre mi fulminava con uno sguardo” a “mio padre se dice di no lo fulmino”. I nostri amatissimi pargoli sin dalla tenera età stanno prendendo dito, mano, braccio e cosce. Sono i cosiddetti scatenatissimi “nativi digitali” ma mi sa che son pure “nativi” più stron*i di un tempo! Imparano velocissimi il nostro limite di sopportazione e sanno che “alla quinta volta di fila che glielo chiedo piagnucolando” noi cediamo", scrive il regista, attore e comico toscano 52enne.
"Maleducati per la nostra mancanza di fiato. “Babbo – mi ha chiesto seria la mia – ma se io da oggi faccio tutto quello che mi dici, tu mi potresti pagare?”. La risposta doveva essere un tenero calcio nel cu*o alla Chinaglia e invece mi è pure scappato da ridere. Due giorni dopo si è lamentata perchè reo di averla portata nel “solito ristorante” due volte nella stessa settimana! Altra pedata nel cu*o mancata. Il risultato potrebbe essere che il passaggio da “simpatica bambina birichina” a “impertinente ragazzetta stronzetta” sia già scritto", continua Leonardo Pieraccioni.
Poi, a proposito dei figli, chiede il ritorno ai 'calci nel cu*o' tanto cari ai nonni: "Colleghi genitori, uniamoci! Se le nostre amorose e moderne spiegazioni sul vivere corretto sono accolte da pernacchie e risatine, risdoganiamo il vecchio e caro “calcio nel cu*o” dei nostri nonni; non ha mai fatto male a nessuno, anzi!".
"Ritorniamo, in qualsiasi modo, a quei bambini educati e felici di ricevere un balocco e non a questi che ne chiedono uno al giorno per poi scordarselo nel punto esatto di dove lo hanno scartato. E soprattutto leviamoli davanti quel caz*o di Ipad che è solo un moderno “tavor elettronico” che mettiamo loro in mano per quando gli esauriti siamo noi. Uniamoci, facciamolo per loro", aggiunge.
Leonardo Pieraccioni conclude: "La mia non sta a tavola più delle sue cinque penne al pomodoro. Credetemi, gliel’ho detto in tutti i modi possibili che si rimane seduti finchè tutti non hanno finito. La sua risposta è stata sempre alzarsi e andare a giocare. Non ci arriva a parole perchè è nella natura ribelle di tutti i bambini fare così? Benissimo: useró il bonus di una terapeutica pedata nel cu*o, di quel tempo che fu. Un paio a semestre riorganizzeranno sicuramente quei ruoli persi in questo lascivo vivere moderno".