Si lavora una vita per ottenere determinate soddisfazioni e poi queste stesse, una volta raggiunte, si disintegrano come una porcellana precipitata al suolo. Prendiamo Jennifer Lopez: fa tanto per diventare qualcuno, assicura il suo fondoschiena, lo mostra in tutte le televisioni, si fa vedere sexy, selvaggia, grintosa, irraggiungibile. Assume uno stimolatore di capezzoli perché gli shot più sexy dei suoi video facciano risvegliare pure i morti. Compone canzoni sensuali, si costruisce lentamente il suo status di sex symbol, di regina dei sogni proibiti di tutti gli uomini del globo terracqueo. Seduce nientemeno che Ben Affleck, generando l'invidia di tante colleghe e poi cosa accade? Accade che nientemeno quest'ultimo, il suo fidanzato, fa crollare ignobilmente la sua fama in quattro parole: ''Jennifer è una verginella''.
La poverina avrà avuto una sincope. Tanti anni di dura gavetta sulle principali passerelle di Hollywood per assomigliare sempre più a quel sogno proibito di donna mastica-uomini per eccellenza, buttati via nel giro di una frase. Concepita dal suo fidanzato, poi. ''Jennifer è una verginella, ha avuto pochissimi uomini, io credo di essere il suo quarto fidanzato''. Una verità clamorosa. Non pago, Ben ha continuato a fare danni: ''Credo che nessuno più di lei a Hollywood possa essere considerata tanto candida. Jennifer è una donna di principi''. Una promozione disastrosa su tutti i fronti. E chissà se fosse avvenuto il contrario, ovvero se fosse stata lei ad annunciare che il suo uomo, il virile, potente, amato e desiderato Ben Affleck, nascondeva in realtà un'identità da verginello, un'indole da chi nella vita ha avuto non più di un paio di fidanzate? Sarebbe successo il finimondo: a Hollywood l'avrebbero preso in giro pure le statuette dell'Oscar, altro che kolossal. Della serie: Pirl Harbor...
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