Non ha voluto mantenere il silenzio. Marco Borriello è tornato sull'uscita birichina insieme ai compagni della Roma a Mosca, sorpresi a tarda ora in un famoso strip club nella capitale russa. Il calciatore è intervenuto a mezzo social, come ormai di moda tra i famosi e non.
Marco Borriello, tornato a vestire la maglia giallorossa, anche se in campo, praticamente, non si è ancora quasi mai visto in gare ufficiali, considerato uno dei giocatori più sexy della serie A e con alle spalle legami e flirt importanti con donne come Belen Rodriguez, Nina Senicar, Olga Kent, Cristina Buccino, Camila Morais, Susanna Petrone, Melissa Satta - solo per citarne alcune - su Twitter ha voluto cinguettare la sua, evidentemente irritato da tutto il polverone sollevato per le foto che lo ritraggono insieme ad alcuni dirigenti e ai colleghi di campo, tutti tranne Francesco Totti, davanti all'ingresso dello strip club a Mosca.
Marco Borriello ha scritto: "Una serata per il solo piacere di stare col gruppo!!! Per fortuna non ho bisogno di locali per fare altro!!!".
Tanti i commenti su Twitter al suo chiarimento: i molti gli rimproverano, dato il risultato della gara di Champions contro il Cska Mosca, un misero 1-1, l'uscita solo perché forse, proprio per la mancata vittoria della Roma, si poteva evitare di far alzare i riflettori su una vicenda tanto stupida e insignificante.
Twitter a parte, sulla 'sortita di Marco Borriello e gli altri nello strip club è interventuto anche il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, che ha assolutamente minimizzato l'episodio. "Avevano il permesso dalla società di stare 2 ore fuori. Magari qualcuno è stato due ore e mezza ma siamo una società liberale. Dopo il risultato di Manchester, avevano bisogno di distrarsi un po’ e lo hanno fatto in amicizia e compatti. Siamo contenti che stiano insieme anche per far qualcosa di godibile", ha spiegato.
Polemiche stoppate? Sicuramente, sempre che domenica sera all'Olimpico nella Capitale la Roma contro l'Inter di Roberto Mancini porti a casa i tre punti...
