Maria De Filippi da Raffaella Carrà: 'Ho scelto mio figlio Gabriele non perché non potessi fare altrimenti, ma perché lo volevo!’

Maria De Filippi, ospite di Raffaella Carrà nel suo “A raccontare comincia tu”, in onda su Rai Tre, parla del figlio Gabriele e della scelta di adottare. La conduttrice 57enne confessa di averlo voluto fortemente e sottolinea: “E’ stata la cosa più bella che mi potesse succedere”. “Maurizio aveva già due figli grandi. E io ho scelto Gabriele. E’ stata una cosa che volevo fare da tempo. Penso che sia una scelta e io l’ho fatta non perché non potessi fare altrimenti, ma perché lo volevo. E’ stata la cosa più bella che mi potesse succedere. Aveva 10 anni e non ho mai avuto paura”, spiega Maria De Filippi a Raffaella Carrà sul figlio.

Maria De Filippi da Raffaella Carrà: 'Ho scelto mio figlio Gabriele non perché non potessi fare altrimenti, ma perché lo volevo!’
Parla del figlio Gabriele e della scelta di adottare Maria De Filippi da Raffaella Carrà

Adottare il figlio Gabriele è stato meraviglioso. Maria De Filippi a Raffaella Carrà svela ancora: “La cosa fantastica di quando fai questa scelta è che hai un periodo di conoscenza. All’inizio quando arrivi sei piena di ‘boh, chissà’, ma la cosa bella è anche lui ti sceglie. Lui aveva già non scelto due volte, è un testone. Ci eravamo già visti due volte, poi è venuto a Natale a casa, è stato 10 giorni, in cui sei tu sotto esame. Fai fatica ad accettare di essere esaminata, perché non era più lui, ma l’assistente sociale a metterti in esame. Dopo dieci giorni, l’assistente sociale arriva per fargli delle domande e tu non puoi assistere, sei nell’altra stanza e friggi, perché tu non puoi avvisarlo prima”.

La conduttrice 57enne spiega che è la cosa migliore che le potesse succedere

Maria sul figlio Gabriele aggiunge: “Io sono molto severa con lui, a volte quanto mia madre e mi è dispiaciuto perché a volte la reputavo troppo severa, ma con lui ho fatto lo stesso”.

La scelta di adottare è stata fortemente voluta dalla moglie di Maurizio Costanzo

Poi sull’adozione in Italia dice: “Per me è assurdo dover essere per forza sposati per adottare, perché oltretutto ci sono dei modi per aggirare la legge. Nei Paesi civili si può farlo senza essere sposata, a volte sembra che l’Italia non sia un paese civile”.