Maria Sofia Federico de 'Il Collegio' si spoglia tutta nuda per il blitz di protesta ai Musei Capitolini

Maria Sofia Federico sorprende ancora una volta, dopo l’apertura del suo profilo su OnlyFans e il chiacchierato avvicinamento al mondo del porno. La 19enne nata a Valmonte, un paese in provincia di Roma, concorrente della sesta edizione de Il Collegio, il docu-reality firmato da Rai2, si spoglia tutta nuda per il blitz di protesta ai Musei Capitolini. Le immagini diventano immediatamente virali sui social e i medi riprendono la notizia.

Maria Sofia Federico de 'Il Collegio' si spoglia tutta nuda per il blitz di protesta ai Musei Capitolini

La Federico protesta senza vestiti addosso, come mamma l’ha fatta. Con lei altre due attiviste dell’associazione Ribellione Animale. Le tre chiedono “l’abolizione dell’utilizzo degli animali non umani nei circhi” e negli allevamenti

Le sue ‘colleghe’ di protesta lanciano finte ragnatele di colore viola sulla Statua equestre di Marco Aurelio, poi si stendono al pavimento davanti alla scultura. Maria Sofia, nota anche per essere recentemente entrata nell’Academy del porno di Rocco Siffredi, da sempre sostenitrice dell’alimentazione vegana e sostenibile, si denuda. Lo fa davanti alla statua della Lupa. Sul suo corpo, in rosso sgargiante, c’è una scritta: Milk is murder, ossia “il latte uccide” e “Legge 106”.

La 19enne tra le attiviste dell’associazione Ribellione Animale

La 106 è la legge delega con cui il Parlamento nel 2022 ha dato al governo la possibilità vietare l’uso degli animali nei circhi. Da allora, il governo non ha emanato il decreto legislativo attuativo.

Lei e le altre chiedono “l’abolizione dell’utilizzo degli animali non umani nei circhi” e negli allevamenti

Gli attivisti fanno sapere: “La legge n.106 del 2022 è stata già approvata dal Parlamento ed è quindi in vigore tuttavia il Governo non la sta rendendo effettiva. Ma anzi continua a finanziare questi soprusi. Ribellione Animale chiede inoltre che tutti gli animali attualmente costretti ad esibirsi nei circhi italiani vengano liberati e reinseriti nel loro habitat naturale. La situazione nei circhi italiani è abominevole. Gli animali sono costretti ad assumere comportamenti mai visti in natura, subendo maltrattamenti nocivi al benessere di qualsiasi essere vivente e degradanti per la loro dignità. Lo sfruttamento animale che avviene nei circhi è violento e opprimente. Il ministro Gennaro Sangiuliano il 23 maggio 2023 ha staccato un assegno da 8,6 milioni di euro a favore delle attività circensi, incluse quelle che sfruttano animali non umani”.

“Anche queste statue testimoniano lo sfruttamento animale. E’ assurdo indignarsi perché protestiamo senza rovinarle. Ed allo stesso tempo non arrabbiarsi per la crudeltà che sono costretti a subire gli animali non umani nei circhi e negli allevamenti, chiarisce Maria Sofia Federico nel comunicato dell’associazione. 

Le Forze dell'Ordine intervengono e la fanno rivestire

Sul social precisa ancora sul gesto di protesta: “La Lupa Capitolina non è solo uno dei simboli di Roma (cioè una delle città più importanti al mondo). E' anche la metafora perfetta della fiaba che ci raccontiamo da generazioni, ovvero che gli animali non umani sono felici di produrre latte per noi umani, quando in realtà l’industria casearia (e la zootecnia in generale) li sfrutta e uccide. L’imperatore Marco Aurelio, emblema del potere, letteralmente cavalca un cavallo per affermare il suo dominio e lo utilizza a suo piacimento per i suoi scopi. La situazione, a distanza di secoli, non è cambiata. Basta constatare come i cavalli (e tutti gli altri animali) vengano abusati per l’intrattenimento nei circhi o per le carrozze, per l’equitazione, per la cosmesi, per la moda e per l’alimentazione”.

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