Mario Balotelli è innamorato. Lo confessa a Vanity Fair, dopo averlo ammesso anche intervistato in tv da Le Iene. Fanny Neguesha è la donna giusta per lui. Finora era stato 'fregato' dalla timidezza. "E' una ragazza decisa, sicura, generosa. In poco tempo, ha trovato una sintonia con me. Potrei passare anche tutta la vita con una così - spiega il calciatore - Grazie a Fanny ho ritrovato l’equilibrio che serve al mio lavoro. Lei mette al primo posto il nostro rapporto, non ci sono nervosismi e distrazioni prima delle partite. Non è facile stare con me. Devi quasi rinunciare a una vita privata, sei costantemente esposto al pubblico. Zero Facebook, zero Twitter: qualunque cosa dici, rischia di ripercuotersi negativamente". Sono bastati sei mesi insieme per farlo essere così convinto del suo sentimento. Si sono conosciuti in Belgio: "A Bruxelles. Un amico mi aveva detto: è la ragazza giusta per te. Ma viveva a Bruxelles, appunto. Ho provato un approccio a distanza da Manchester: telefonate, messaggi. Non funzionava. Ho preso un jet privato e sono andato a trovarla. Siamo andati a fumare il narghilé e abbiamo terminato la giornata nella hall del mio albergo, a chiacchierare. Lei si è presentata con un’amica, e anch’io sono arrivato accompagnato. In quattro è stato più facile rompere il ghiaccio".
Immancabile non pensare al passato di SuperMario e a Raffaella Fico, alla loro storia chiusa senza un motivo preciso: "Non parlo di una persona che non mi interessa più. Non faccio parte del suo mondo, il mondo dello spettacolo, e quando dovrò discutere qualcosa con lei lo farò in privato". Categorico, diventa malleabile quando si tratta di Pia, la bimba venuta alla luce il 5 dicembre scorso. Balotelli non l'ha ancora mai vista. "Certo che penso alla bambina. Con la storia personale che ho avuto io (Mario, figlio di immigrati ghanesi, era un bambino con gravi problemi di salute quando è stato affidato ai Balotelli, bresciani, che poi l’hanno adottato, ndr), crede che la lascerei mai senza un padre? Se fino a oggi è accaduto, non è per colpa mia. Non sono una cattiva persona. Semmai, a volte, sono stato scioccamente troppo buono. Vorrei conoscerla, e spero tanto che sia mia figlia. Non ho nessuna intenzione di scappare, anzi sarei davvero felice se fosse sangue del mio sangue. Però chiedo rispetto per una storia che non è facile come può sembrare: ci sono questioni legali delicate che vanno affrontate con serietà, per il bene di tutti, e non nelle interviste".
La questione paternità finirà probabilmente in tribunale, ma il diavolo rossonero non ha intezione di abbandonare la piccola. Se è sua, stando a quel che dice, si prenderà le sue responsabilità e la crescerà insieme alla mamma, con cui, si spera, possa ricostruire un rapporto almeno civile.