- La 47enne parla del 18enne avuto dal marito Billy Costacurta, sposato nel 2004
- “Avrei voluto una femmina e volevo chiamarla Penelope. Però quando…”
Martina Colombari si apre senza filtri a Mamma Dilettante. Ospite di Diletta Leotta nella nuova puntata del podcast della conduttrice siciliana, l’ex Miss Italia parla del figlio avuto dal marito Billy Costacurta, sposato nel 2004. “Achille pensava gli fosse tutto dovuto”, spiega così le difficoltà del 18enne a rispettare le regole. Il ragazzo, del resto, ha fatto parlare di sé. Ad aprile scorso si è reso protagonista di un episodio a Milano subito riportato dai giornali: avrebbe colpito con un pugno un agente della Polizia locale che gli intimava di scendere da un taxi. Era stato il conducente del mezzo a chiedere l’aiuto delle forze dell’ordine, vedendolo in stato confusionale. Indagato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, Achille il giorno seguente al ‘fattaccio’ aveva immediatamente chiesto scusa alla Polizia via social.
Martina si racconta da genitore. Quando parla di Achille dice: “Quello che avveniva fuori di casa era molto diseducativo: lui per un periodo ha pensato che gli fosse tutto dovuto, da qui la difficoltà nel rispettare le regole, nel rispettare l’autorità”. Il figlio, avendo due genitori così famosi, con un padre campionissimo del Milan, era sempre stracoccolato dalle persone, secondo lei questo non l’ha aiutato molto.
“Billy mi rimprovera di stargli troppo addosso. Io a volte faccio l’amica, altre quella più severa, ma non ho la bacchetta magica. Spesso ho difficoltà anche io, a volte ci siamo rivolti anche a questa persona che fa sostegno alla genitorialità. Se hai dei problemi della gestione in famiglia perché non chiedere aiuto? E’ una forma di grande intelligenza”, chiarisce ancora la Colombari.
Diletta le domanda del motivo per cui abbia scelto di avere solo un figlio: “Non ne sono venuti altri. Non ho più fatto nulla per… Cioè, non ho preso pillola, Billy e io non siamo stati attenti, però doveva andare così. Doveva essere uno. Anche io sono figlia unica”.
“Io avrei voluto una femmina e volevo chiamarla Penelope. Però quando mi hanno poi detto che era maschio sono subito diventata una mamma di un maschio secondo me”, svela poi l’attrice e conduttrice.
Il suo bimbo gli manca, deve abituarsi ad Achille che ora è quasi un uomo. Ha nostalgia del piccolino da coccolare. La crescita comporta sempre dei problemi. Non è sempre facile mantenere la calma. Martina confida: “Ci sono dei momenti in cui ti fanno inca**are da morire. Quando parli proprio un’altra lingua, ti trattano male, ti rispondono male, sbattono le porte, ti mandano a quel paese, non rispondono al telefono”.
In passato aveva già confessato dei problemi del figlio nel rispettare le regole e aveva anche fatto sapere che era stato costretto a cambiare alcune scuole. Ora Martina rivela: “La sua frase storica è sempre stata ‘No mamma non è come credi’. Dopo una nota, dopo un’espulsione a scuola, dopo una marachella, dopo un petardo nel water dello spogliatoio del basket. ‘No mamma non è come credi’. Lui aveva sempre una sua versione, peccato che non corrispondesse mai alla realtà”.
“Inizialmente lo mettevi in castigo, poi gli toglievi delle cose, poi invece ho lavorato sui premi, però poi devono loro sbagliare anche loro, prendere delle porte in faccia e arrangiarsi un po’. Non puoi esserci sempre tu”, chiarisce. Achille è stato pure punito duramente: “Lui le ha prese due sberle, anche più di due. Da me, dal padre”. Lei, nonostante i difetti e le difficoltà, lo ama moltissimo: “Spero sia felice, perché gli ripeto sempre che la vita è meravigliosa ed è più semplice di quel che loro immaginano. Alla fine che prenda una laurea o che apra una piadineria a Miami, come sta dicendo in questi giorni… Che si fidanzi con un ragazzo o che abbia una moglie e faccia un figlio… Va bene tutto. L’importante è che possa guardarsi allo specchio e sorridere”.