"Grazie per le tante telefonate di solidarietà, non ho potuto rispondere a tutti tra un flebo e un altro", scrive Mauro Marin su Facebook e posta una foto in cui è immortalato steso sul letto di ospedale (per ingrandire clicca qui).
L'ex gieffino è stato ricoverato con una colite da stress a Montebelluna venerdì scorso: tutta colpa delle Iene, a cui Marin, dando mandato all'avvocato Paolo Saladin, chiederà il risarcimento dei danni.
Mauro è stato vittima di uno scherzo ideato dagli autori della celeberrima trasmissione di Davide Parenti. "Proprio loro che sono paladini dei più deboli hanno speculato su una vicenda molto particolare se non personale - ha spiegato a Il Gazzettino - Mercoledì scorso ho contattato due conoscenti della trasmissione "Le Iene", quelli che ora fanno i servizi come finti tifosi, chiedendo una cortesia. Ho un amico che è malato di distrofia muscolare. Un suo desiderio, essendo tifoso del Milan, è quello di avere una maglia autografata dal nuovo arrivato Mario Balotelli e da Stephan El Shaarawy. Ho chiesto se loro potevano aiutarmi. Non garantiscono nulla, ma riferiscono al mio amico che gli faranno sapere". Il giorno seguente il telefono del vincitore del reality squilla: è un pezzo grosso di un industria di Milano che vuole proporgli un lavoro, di cui, però, parlare a quattr'occhi. Si danno appuntamento a Milano alle 16 davanti all'Hotel Principe di Savoia: "Mi attende una Mercedes di colore nero, salgo e trovo una persona che parla in italiano con un forte accento francese. Un'ora di colloquio e la proposta è quella di andare a letto con un'anziana possidente, innamorata di me, per la cifra di un milione di euro. In alternativa, dei servizi più "soft", per 300mila euro. Rispondo che vado a letto soltanto con chi amo, al limite se voleva si poteva andare a cena".
Alla fine gli svelano la verità: è tutta una burla. Mauro torna a casa, ma per l'ansia, si sente poco bene: "Passare per uno che è affamato di soldi non ci sto, ma soprattutto sfruttare una mia richiesta molto particolare per fare una cosa del genere, mi ha fatto stare veramente male. Sono dovuto ricorrere alle cure mediche. Da loro non me lo sarei mai aspettato". Non ha concesso la liberatoria per il servizio e ora vuole andare in tribunale.