- Jolanda Renga su TikTok lancia un messaggio per sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne
- L’appello della 19enne arriva dopo la morte di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta
Jolanda Renga in un video condiviso su TikTok lancia un messaggio per sensibilizzare tutti sul tema della violenza sulle donne. L’appello della figlia di Ambra Angiolini e Francesco Renga arriva dopo la morte di Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. “Mia madre ha paura quando prendo i mezzi, mi hanno regalato spray al peperoncino”, racconta la ragazza.
“Ciao, sono Jolanda, ho 19 anni e ogni volta da quando ero piccola prima di uscire di casa mi sento dire ‘stai attenta’. Ho 19 anni e uno dei regali che ho ricevuto dai miei nonni è stato lo spray al peperoncino da mettere nella borsa. Ho 19 anni e la mia mamma ha paura quando le dico che devo prendere i mezzi pubblici, anche se è giorno”, esordisce Jolanda.
“Ho 19 anni e mio fratello 17, ma lui non ha paura di camminare da solo per strada. Ho 19 anni e sento continuamente notizie di donne che vengono uccise da chi diceva di amarle e muoiono per la gelosia, per la convinzione altrui di poter essere padroni e di controllarle. Ho 19 anni e non ho mai sentito nessuno dire a un mio amico che doveva farsi accompagnare a casa, non ho mai sentito dare a un ragazzo raccomandazioni simili a quelle che ricevo io”, prosegue la studentessa e scrittrice.
“Invece sento spesso che le donne, certe volte, le violenze se le cercano - continua la Renga - Che i nostri abiti sono chiaramente provocanti, che i nostri atteggiamenti scatenano la rabbia, che dovremmo accorgerci prima che chi abbiamo vicino potrebbe essere pericoloso. Eppure, raramente sento dire a questi individui che non si dovrebbero azzardare a considerare le donne una loro proprietà, che niente può giustificare le botte e che in nessun modo la violenza può essere sinonimo di amore. Perché se io non mi accorgo in tempo del pericolo, la colpa non è la mia”.
La ragazza poi, con dolcezza e chiarezza affonda: “L’amore, la fiducia, la compassione per una persona amata non può condurmi a un destino così tragico e ingiusto. Morire per questo è inaccettabile".
"Allora per favore insegnate ai vostri figli che una donna non è una proprietà. Che una donna è libera e non va giudicata, trattenuta o violata. Insegnate loro a non reprimere i propri sentimenti, ma a mostrarli con rispetto e senza imporli. A chiedere aiuto e a non pensare di doversela cavare da soli per non rischiare di essere considerati deboli. Insegnate il valore di un no, di un silenzio, di un rifiuto e spiegategli che la volontà di un’altra persona non può essere modificata a nostro piacimento. Ma soprattutto, insegnategli che possono essere fragili e che questo non vuol dire essere meno uomini. Che a volte la fragilità e le lacrime sono la vera forza. Che non c’è alcuna vergogna nel mostrarsi vulnerabili e piangere e che anche questo è ‘uomo’, è ‘maschio’, ma soprattutto è umano”, conclude Jolanda.