Michael J. Fox: 'Le sfighe capitano'

Nel 1991 gli hanno diagnosticato il morbo di Parkinson. Michael J. Fox aveva solo 30 anni ed era famosissimo. La sua malattia è diventata pubblica sette anni dopo. Da allora l'attore, oggi 62enne, ne ha fatta di strada. Ha fondato un'associazione per la ricerca in cui raccoglie fondi a favore della sperimentazione con le cellule staminali. Ha continuato a lavorare, nonostante i medici gli avessero detto all'epoca che entro dieci anni sarebbe stato impossibilitato a farlo. Solo un momentaneo ritiro nel 2000. Sulla Nbc conduce The Michael J. Fox e non ha alcun intenzione di smettere. Con il suo male è in pace, al punto che non accetterebbe di tornare sano.

"Se entrassi in una stanza, e ci fossero Dio o Buddha o Bill Gates o Sergey Brin o chiunque altro potesse trovare una soluzione per guarirmi, non credo che direi di sì", ha spiegato Michael a Rolling Stone. E ha aggiunto: "Non avrei passato quello che ho passato e non avrei fatto le esperienze che ho fatto. Ce la faccio ancora. A fine giornata riesco ancora a fare uno show. E allora che cosa ho perso? Il punto è che abbiamo tutti il nostro carico di sfighe. Abbiamo tutti la nostra merda. E' come quella storia su quel gruppo di persone e ognuno mette al centro i suoi peggiori problemi e alla fine ognuno sceglie di riprendersi i propri. Funziona cosi. Preferiresti sempre i tuoi problemi a quelli di un altro".

Fox va avanti; "Non mi dico che non ce la posso fare. Lo faccio e basta". "Le sfighe capitano, che tu te le aspetti o meno - ha concluso - Solo non puoi saperne la rapidità. Il peso che avranno. Non c'è alcun senso nel provare a prevenirle".