Michelle Hunziker è accusata di diffamazione ai danni del suo ex agente, Rodolfo Mirri, 58 anni. La Procura di Rimini ha chiesto sei mesi di prigione per la showgirl e l'ha rinviata a giudizio. La prossima udienza è stata fissata per il 22 luglio prossimo. L'avvocato della svizzera 39enne Giulia Bongiorno su Visto, nel numero da oggi, giovedì 21 aprile, ha commentato in esclusiva la vicenda nata nel 2010, a seguito di un'intervista rilasciata da Michelle Hunziker a Max Laudadio, inviato di Striscia la notizia.
Michelle Hunziker, parlando di Rodolfo Mirri, aveva denunciato di aver subito pesanti ricatti sessuali da parte dell'uomo a inizio carriera, quando era ancora minorenne.
"Facevo la modella e avevo 17 anni, quando mi hanno chiamata per girare la pubblicità di intimo del marchio Roberta, che fece un bel po' di clamore. Rodolfo Mirri mi propose di lavorare con lui, all'epoca aveva una quarantina d'anni. Lui diceva di essere un grande produttore, sapeva parlare motto bene e mi disse: "Ti fare, diventare famosissima". E ancora: "Se vuoi continuare a lavorare con me, tu devi venire a letto con me" - aveva sottolineato Michelle Hunziker - Insomma mi sottopose a un vero e proprio ricatto. Ovviamente non sono andata a letto con lui, nonostante abbia provato per tanto tempo a ricattarmi anche per dei lavori che mi attiravano moltissimo".
Rodolfo Mirri ha denunciato Michelle Hunziker, ora la Prcura di Rimini l'ha rinviata a giudizio. Stesso destino per Max Laudadio, per il quale è stata chiesta una condanna di un anno e quattro mesi. Nel caso si arrivi a sentenza, sarà, certo, solo il primo grado di giudizio, a cui ne seguiranno altri due. ma tutto questo è quasi paradossale. La pensa così il legale di Michelle, Giulia Bongiorno, 50 anni, con cui la showgirl ha fondato l'associazione Doppia Difesa, che lotta per salvaguardare proprio le donne vittime di abusi. "Michelle ha denunciato con la sua solita forza e autenticità i ricatti di cui sono vittime molte giovani donne che entrano nel mondo dello spettacolo - ha commentato Giulia Bongiorno - E' surreale che per questo si finisca sul banco degli imputati. Crediamo nella giustizia e non smetteremo mai di credere che il primo nostro dovere e non avere paura di denunciare".