Michelle Hunziker: 'Il dolore per la morte di Lilly è stato forte, soffriva di edema congenito al cuore e...'

Michelle Hunziker non ha superato ancora la morte della sua adorata Lilly, la barboncina con la quale viveva in simbiosi. Se n’è andata a inizio luglio dello scorso anno. Ora nella sua vita ci sono Leone, figlio di Lilly, e Odino, il levriero che ‘condivide’ con l’ex marito Tomaso Trussardi. Amante dei cani, la showgirl 45enne a Tv Sorrisi e Canzoni confessa: “Il dolore per la morte di Lilly è stato forte, soffriva di edema congenito al cuore”.

Michelle Hunziker: 'Il dolore per la morte di Lilly è stato forte, soffriva di edema congenito al cuore e...'
Michelle Hunziker: 'Il dolore per la morte di Lilly è stato forte, soffriva di edema congenito al cuore e...'

Lilly è morta a luglio e ho ancora l’immagine di lei che mi seguiva ovunque andassi in casa e mi fissava. Con lei avevo una simbiosi stupenda. Leoncino è la sua continuazione ma è un po’ più “pirla”. Lei aveva un’intelligenza molto femminile. I maschi sono come gli umani: teneri, coccoloni, giocosi ma la simbiosi mentale ce l’hai con la femmine”, svela la svizzera .

La shiwgirl 45enne viveva in simbiosi con la barboncina scomparsa a luglio 2021

“Il dolore che ho provato quando Lilly è morta è stato forte - prosegue la Hunziker - Se non ci fossero stati Odino e Leone, non avrei preso un altro cane. Non puoi sostituire un affetto così grande. Soffriva di edema congenito al cuore, aveva 11 anni. Dovevo andare via una settimana e poi partire con lei, così ha fatto i controlli e sembrava tutto a posto. Invece ha aspettato che me ne andassi per morire. I cani lo fanno. Tendono a nascondersi per non farti soffrire. Era il giorno prima che rientrassi, mi trovavo in mezzo al mare, è stato terribile. L’ho fatta cremare e adesso riposa sotto una pianta di mandorlo che ho in terrazzo, simbolo di rinascita”.

Ora nella sua vita c'è Leone, figlio di Lilly, ma pure Odino, il levriero che condivide con l'ex marito Tomaso Trussardi

Michelle non impone molte regole ai suoi cani: “Non sono in grado di dare regole, vengono trattati come membri della famiglia. L’unica regolina è di non chiedere cibo a tavola. Mangiano dopo di noi, e se rifiutano la pappa tiro via la ciotola e gliela ridò la sera”. Quest’estate la seguiranno: “Verranno ovunque noi andremo. E’ la prima regola: se hai un cane deve essere trattato come un figlio. Non so come si possano abbandonare”.

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