Miguel Bosè si mette a nudo nella sua biografia, appena uscita in Spagna. Il cantante 65enne, figlio del torero Luis Miguel Dominguín e della diva italiana Lucia Bosè, rivela “I miei genitori erano dei mostri”.
“Il problema che aveva Miguelito era quello di sopravvivere tutti i giorni a quei due mostri che così tanta ombra ed eclisse causavano”, questa è la frase la riporta l’agenzia di stampa Efe a proposito della biografia di Miguel, El hijo del Capitán Trueno, tradotto: Il figlio di Capitan Tuono.
Bosè nel libro racconta la sua infanzia e la sua gioventù accanto ai due genitori celebri in tutto il mondo. In casa sua incontrava personalità di assoluto spicco, come Ernest Hemingway, Salvador Dalí e Pablo Picasso. Il suo padrino era addirittura Luchino Visconti. Tante luci, ma pure ombre. L’artista spiega che il padre era molto preoccupato perché il figlio dedicava molto tempo alla lettura. “Mia madre gli chiese quale fosse il problema del fatto che io leggessi molto. ‘Che il bimbo sarà gay, Lucia! Di sicuro!’. Mio padre voleva che fossi un uomo come Dio comanda: un ‘macho’, un cacciatore, un donnaiolo”, dice all’Efe. Poi aggiunge: “Io ero di carattere più lombardo, più sensibile”
Miguel Bosè con la madre, scomparsa a marzo dello scorso anno a 89 anni, aveva un rapporto migliore, anche se nel libro non ne parla sempre in toni lodevoli. Poi svela che con il tempo ha perdonato entrambi ed è andato avanti per la sua strada.