Miriana Trevisan, dopo la fine del matrimonio con Pago, padre di suo figlio Nicola, si è innamorata di Giulio Cavalli, attore, politico e giornalista, da tempo impegnato nella denuncia delle infiltrazioni della criminalità organizzata in Lombardia. L’uomo, infatti, vive sotto scorta e di recente il collaboratore di giustizia Luigi Bonaventura ha rilasciato delle dichiarazioni in cui rivela l’intenzione da parte della malavita, ma anche di alcuni politici collusi, di voler metterlo per sempre a tacere.
Miriana, naturalmente è sconvolta, ed esterna tutta la sua preoccupazione in un’intervista rilasciata al settimanale Nuovo. La showgirl racconta di come queste rivelazioni abbiano scalfito la serenità della su famiglia, ma non quella del figlioletto: “Per il momento il bimbo è tranquillo perché segue uno stile di vita normale e non è in pericolo. Come non lo sono nemmeno io, per ora. Chi lo è veramente è Giulio”, afferma. E svela a cosa deve rinunciare per la sua salvaguardia: “Evitiamo di uscire insieme, se non è necessario. A fare la spesa, per esempio, vado da sola. È molto dura”, spiega la Trevisan.
“Oggi ho paura per l’uomo che amo e per questa famiglia, che stiamo pian piano ricostruendo - aggiunge l’ex velina - Cerco di aiutarlo come posso e di mandare avanti la casa senza chiedere aiuto. Apparentemente sono allegra, gli trasmetto serenità. Però dentro di me, c’è molta sofferenza. È come un urlo nel vuoto”.
Miriana parla anche della sua vita lontana dai riflettori: “La società mi etichettava in un modo perché forse giudicava solo l’apparenza. Però il mio sorriso in tv non era mai ammiccamento, bensì era una forma di comunicazione: in onda mi guardavano anche mia madre e mia nonna! Insomma, ho sempre creduto nella dignità e nel senso della famiglia. Però, da quando è nato mio figlio, ho avuto una motivazione più forte di prima per rimanere a questo mondo: ho capito il mio scopo”. Parlando di Giulio, invece, afferma: “A lui chiedono: come mai ti sei messo con una velina? E a me domandano: come mai hai scelto un uomo così intellettuale? In verità noi due sulle questioni concrete, siamo più simili di quanto la gente possa pensare”.