- Barbara Lombardo racconta il dramma del calciatore: al suo fianco il figlio del 59enne Mattia
- Era padre anche di Jessica, avuta come Mattia dalla sua prima moglie, e Nicole, nata da una successiva relazione
Barbara Lombardo racconta il dramma del marito, morto a causa delle complicanze legate al tumore al colon. La moglie di Totò Schillaci, in collegamento con Storie Italiane da Palermo, dove è stata allestita la camera ardente dell’ex calciatore morto a soli 59 anni ieri, 18 settembre, rivela la scoperta delle metastasi dopo la partecipazione a Pechino Express, nel 2023. “Avevano detto che era guarito”, sottolinea la donna.
“Totò era un galantuomo, una persona umile e io mi sono innamorata proprio di questo, della sua umiltà e della sua gentilezza. Era l’amore della mia vita…E’ l’amore della mia vita”, dice addolorata la Lombardo. Lo sportivo si curava da circa tre anni per sconfiggere il cancro. Prima di partecipare al reality aveva subito due interventi, pareva fosse guarito, poi la scoperta delle metastasi in tutto il corpo.
“Per tre anni e mezzo abbiamo lottato contro questa malattia. Diciamo che lui l’aveva superata, avevano detto che era guarito e quando è arrivata la proposta di fare un programma televisivo abbiamo deciso di riprenderci la nostra vita in mano, ma dopo il rientro dalla trasmissione abbiamo fatto nuovamente degli accertamenti - confida Barbara quasi in lacrime - Le metastasi avevano preso la parte cervicale, è stato sottoposto a chemioterapie, radioterapie, è stato veramente massacrato però lui ha lottato veramente, è stato un guerriero. Lui voleva vivere per me, per i suoi figli e fino all’ultimo ce l’ha dimostrato".
Accanto a lei c’è Mattia, uno dei figli di Totò. Era padre anche di Jessica, avuta come Mattia dalla sua prima moglie, Rita Bonaccorso, e Nicole, nata da una successiva relazione. "I nostri figli mi danno la forza di andare avanti, guardando Mattia vedo il volto di suo padre - continua la Lombardo - E questo affetto è meraviglioso perché mio marito ha lasciato un bel ricordo di sé stesso al di là delle sue prodezze sportive. Un uomo buono che ha lasciato veramente tanto amore, ed è quello che si vede dall’affetto delle persone”.
“Papà lascia un dolore tremendo - fa sapere commosso il ragazzo - Era un punto di riferimento per tutti e non ci sono parole. La sua storia la conosciamo tutti: una persona che dal nulla è diventato quello che è diventato. Speriamo che almeno questo rimanga come esempio per tutti i ragazzi che ci credono. Cosa direbbe papà? A volte era molto riservato, ma è giusto che tutte le persone che sono qui lo vogliono salutare".